Caro Max (Verstappen) ti scrivo, così, per non distrarti neanche un po’…

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…e siccome sei troppo veloce, veloce ti scriverò…

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Continuano gli echi dell’incidente di Max Verstappen (Toro Rosso) anche in Canada.

Non basta la penalità che gli hanno affibbiato i commissari sportivi a Monaco. La polemica continua, anche se in realtà quello di Monte Carlo è stato un semplice incidente di gara, che differisce rispetto ad altri verificatisi nel toboga del principato solo per un piccolo particolare: l’età del pilota.

Evidentemente una coltre di amnesia collettiva ha colto tutta la Formula 1, piloti, team principal, osservatori a bordo pista, esperti di assetto del telecomando e perfino giornalisti.

Se l’età fosse un discrimine, allora nel 1985 – con un tricampione del mondo in carica – Nelson Piquet – e il grandissimo Riccardo Patrese, che cosa avremmo dovuto dire? Che pena avrebbero dovuto infliggere a Piquet dopo questo incidente? Pene corporali?

O due anni prima, l’incidente traDerek Warwick e Marc Surer, sempre alla staccata della St. Devote? A Warwick andavano date legnate seduta stante?

Nel dubbio, scriviamo a Max.

Caro Max ti scriviamo, così per non distrarti neanche un po’, e siccome sei troppo veloce, più veloce ti scriverem“…

Porta sullo smartphone questa foto, caro Max, così la prossima volta che qualche collega dovesse avere qualcosa da dire sul tuo modo di guidare, in conferenza stampa, nel paddock o alla toilette, rinfresca la loro memoria, perché sembra che molti l’abbiano corta…

© RIPRODUZIONE RISERVATA – THE WASTEGATE

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