Vertice UE su immigrati, ecco la bozza di un accordo contrastato da almeno 12 Stati

La prossima settimana Renzi incontrerà Cameron e Hollande nell’ambito delle attività dell’Expo, ma sui mini bilaterali pesa la figuraccia che il Paese sta facendo al confine italo-francese di Ventimiglia e a Milano

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Roma – Il tema dell’immigrazione – trasformato in ‘emergenza’ dalla discutibile politica del Governo italiano, impegnato ad affrontarlo in modo ideologico – sarà al centro dei colloqui che la prossima settimana il presidente del Consiglio Renzi avrà con il Primo Ministro britannico Cameron e con il presidente francese Hollande. Lo si è appreso ieri da fonti del Governo. Entrambi gli incontri si terranno a Milano, nell’ambito dell’Expo 2015: con Cameron Mercoledì prossimo, 17 Giugno, mentre con Hollande Domenica 21. 

Tra i temi al centro dei mini-bilaterali – oltre a quelli relativi all’Expo – la questione immigrazione e il punto sulla situazione europea. Le stesse fonti del Governo hanno riferito della convocazione delle regioni a Palazzo Chigi, alla presenza di Renzi, da tenersi alla vigilia del Consiglio Europeo di Bruxelles di fine mese.

Queste notizie emergono mentre la crisi al confine di Ventimiglia è nel clou, con decine di immigrati irregolari (clandestini) che le autorità francesi bloccano, impedendo loro di entrare in Francia. Una situazione difficilissima creata dall’Italia, che accetta il rifiuto degli immigrati a non farsi fotosegnalare, rendendo impossibile l’identificazione.

Diverse decine di migranti, infatti, sono da tre giorni accampati alla frontiera franco-italiana a Ventimiglia, pretendendo di attraversare il confine.  Ieri mattina è ripreso il sit-in a qualche decina di metri dalla frontiera francese, con conseguenze non irrilevanti sul traffico. Sono in gran parte etiopi, sudanesi e siriani e vogliono entrare in Francia. La prefettura del Dipartimento delle Alpi Marittime ha però ordinato alla Gendarmeria di non farli entrare in Francia.

I migranti irregolari hanno anche tentato l’arma psicologica, esponendo dei cartelli in inglese su cartoni: “we need to pass” (ci serve passare, ndr) e “we need freedom” (ci serve libertà). I gendarmi francesi potrebbero rivolgere loro altri messaggi, come “we don’t need you pass”: non ci serve che voi passiate.

Secondo un giornalista di France 2 sul posto, alcune decine di loro stamane hanno cominciato uno sciopero della fame e rifiutano il cibo. Qualcuno ha raccontato di esser riuscito a entrare in Francia, ma che alla stazione di Mentone è stato riportato indietro in Italia. Secondo una fonte della Croce Rossa, rimasto sul posto fino a tarda notte, i migranti nella notte hanno dovuto cercare rifugio a causa dei temporali: “Hanno dormito sotto i ponti, nelle gallerie tra la frontiera e il centro città. Poi stamane sono tornati”.

A Ventimiglia sono state allestite strutture all’aria aperta per fornire un primo soccorso sanitario: docce e servizi igienici. Organizzazioni umanitarie distribuiscono cibo e acqua, ma gli uomini (non le donne e i bambini) stamane l’hanno rifiutato. Segno che vi sia una certa ‘direzione delle operazioni’ premeditata?

Negli ultimi sette giorni è stato fermato un numero record di migranti, 1.439, dei quali 1.097 sono stati rispediti in Italia, ha riferito il prefetto delle Alpi Marittime, Adolphe Colrat, secondo il quale la pressione migratoria alla frontiera franco-italiana conosce da qualche giorno un picco superiore alle settimane record del 2014.Nella bozza del vertice Ue si fa riferimento al fatto che l‘Europa “ha bisogno di un approccio equilibrato e geograficamente completo” alla questione dell’immigrazione “basato sulla solidarietà e la responsabilità“. Queste le parole con cui si apre il capitolo sull’immigrazione, secondo la prima bozza delle conclusioni Consiglio europeo in programma per il 25 e 26 giugno.

Il punto chiave su cui i capi di Stato e di governo intendono mettere l’accento in quella occasione è un maggiore impegno sui rimpatri di coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale, ossia la distinzione tra migranti economici e profughi di guerra e rifugiati politici (etcnici o religiosi). Politiche efficaci di rientro per quelli che non sono qualificati per la protezione sono una parte essenziale della lotta all’immigrazione irregolare e aiuteranno a scoraggiare le persone dal mettere a rischio le proprie vite“, si legge nella bozza.

Come fanno notare fonti europee, la prima bozza è ancora “monca” per quanto riguarda tutta la parte più controversa dell’agenda Ue sull’immigrazione: il paragrafo intitolato “Relocation/Resettlement“, ovvero redistribuzione e reinsediamento, è lasciato in bianco, in attesa della discussione di martedì prossimo fra i ministri degli Esteri dei 28.

Secondo le ultime indicazioni, infatti, una dozzina di Stati sarebbe pronta a contrastare la proposta della Commissione sull’obbligo per i paesi di accogliere una parte di 40 mila migranti approdati dal 15 aprile scorso in Grecia e Italia e il cui diritto all’asilo è stato verificato.

La discussione su questo punto, ammettono le fonti, è ancora in alto mare. Sul tema dei rimpatri c’è invece la volontà comune di accettare le proposte contenute in una lettera che il commissario Dimitris Avramopoulos ha già mandato ai 28.

Nella bozza di conclusioni del vertice è scritto che “tutti gli strumenti dovranno essere mobilitati per promuovere la riammissione dei migranti economici irregolari verso i paesi di origine e transito“. In particolare, “la Commissione assicurerà che gli impegni di rimpatrio dell’accordo di Cotonou sono attuati efficacemente al più presto; i negoziati in corso sugli accordi di rimpatrio saranno accelerati e nuovi negoziati lanciati con i paesi terzi più rilevanti: l’assistenza Ue sarà ulteriormente diretta all’attuazione degli accordi di rimpatrio, sulla base del principio ‘more for more (l’Ue sviluppa alleanze più forti con i paesi che fanno più progressi in un certo settore, ndr)”.

Nella bozza dunque si riaffermano principi da mesi proposti dalle opposizioni in Italia, in particolare da Lega, Fratelli d’Italia-AN e, in parte, Movimento 5 Stelle, quali quello dell’accoglienza dei profughi di guerra e dei perseguitati politici, etnici e religiosi, ma barra abbassata per i migranti economici, che cercano di scavalcare la legge sull’immigrazione mischiandosi a chi ha diritto al riconoscimento dello ‘status’ di profugo o perseguitato con la conseguente concessione dell’asilo.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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