‘Monsignor’ Mattarella per Giornata del rifugiato: “L’Italia ha bisogno aiuto Ue”. Mistificazioni a profusione

Forse l’Italia avrebbe bisogno che il Governo e il Quirinale rispettassero la legge sull’immigrazione e non si lanciassero in apodittiche dichiarazioni di principio che dalla bocca del Papa hanno un effetto e un significato, dalla bocca di dipendenti del popolo italiano ne assumono un altro. Non si distingue profughi e perseguitati da migranti economici che scavalcano le norme e mettono in pericolo la sicurezza nazionale. Su gestione immigrazione, Salvini caustico verso la presidente della Camera: “Boldrini andrebbe ricoverata”. A Ventimiglia ancora in 170 su scogli, ma il rispetto ‘ferreò del Ramadan tradisce le recondite intenzioni: invadere l’Europa!

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Palermo – “Il nostro Paese continuerà a fare quanto necessario per assicurare ai rifugiati e a coloro che chiedono asilo un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana, con l’auspicabilmente crescente contributo dell’Unione europea e della comunità internazionale”. Lo ha affermato ieri ‘monsignor’ Sergio Mattarella, Patriarca d’Italia, nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

“Desidero rivolgere il mio caloroso saluto ai rappresentanti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR, ndr) in Italia ed a tutti coloro – continua il messaggio di Mattarella – istituzioni, enti locali, aziende, volontari, cittadini, che ne sostengono le attività. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle classi dirigenti in relazione al dramma di chi vive quotidianamente gli orrori della guerra, la tragedia delle persecuzioni, la miseria e le migrazioni forzate, contribuisce a combattere l’indifferenza per le indicibili sofferenze di quanti, in cerca di un futuro migliore, sono costretti ad abbandonare il proprio paese”.

Infine, il ringraziamento del Capo dello Stato in assetto universalista para-clericale all’Unhcr “per il significativo contributo che quotidianamente assicura, con impegno, dedizione e umanità, e formulo voti per le sue attività“. “L’Italia sente alto e forte – da sempre – il dovere di solidarietà nei confronti di chi giunge nel nostro Paese, coltivando l’ispirazione e la speranza verso una vita più sicura e un avvenire per sé e per i propri figli”.

Parole formulate come fosse un appello ‘urbi et orbi’, ma evidentemente il Palazzo del Quirinale può fare venire le vertigini, visto che il capo dello Stato ha adottato toni e argomenti più adatti a una personalità che nell’universalismo ha lo scopo ‘sociale’ – come il Pontefice di Santa Romana Chiesa – molto meno a un presidente della Repubblica, che è la punta di diamante dei ‘dipendenti pubblici’ dei cittadini italiani, cui dovrebbe dedicare il 90% della propria attenzione. Così non avviene, con una buona dose di mistificazione.

Infatti quando Mattarella mette nello stesso calderone i profughi di guerra, i perseguitati (politici, etnici, religiosi o per altre motivazioni), chi fugge dalla misera e chi migra forzatamente, mistifica e prepara un minestrone indigesto unendo capre (col pelo) e cavoli.

Accogliere e proteggere profughi di guerra e i perseguitati (d’ogni sorta) è un dovere costituzionale dello Stato italiano, per effetto dell’adesione del Paese alle convenzioni internazionali in tema: adesione elevata a norma costituzionale. Comprendere in questa categoria gli emigranti per miseria, significa mortificare i cittadini italiani in condizioni di miseria, che hanno visto ridurre l’assistenza dello Stato ai minimi termini, per motivi di vergognosa spending review comandata dalla Germania della signora Merkel, una visionaria ex comunista che ha mantenuto l’assetto mentale totalitario e che può prosperare anche grazie a governanti (si fa per dire) italiani come Renzi e Mattarella.

Altro discorso è naturalmente assistere la gente che arriva in Italia – anche in violazione della legge sull’immigrazione – con umanità e rispetto che si deve a ogni persona umana. Valori non negoziabili, come il rispetto della legge sull’immigrazione, violata dal Governo (e pure dal capo dello Stato, nello spirito), un fatto di gravità inaudita.

Quando Matteo Salvini afferma che “in Italia non c’è spazio per tutti”, dice una verità evidente, assoluta, così come quando la presidente della Camera, Laura Boldrini, afferma che “la vera emergenza non è in Italia ma nel Mediterraneo”: ma Boldrini non dice quale sia la misura adatta a risolvere il problema. Fare entrare tutti in Italia è semplicemente un modo per importare una calamità nel nostro Paese, non un modo per risolverlo.

E la soluzione oggi, purtroppo, passa per azioni militari coperte e non, che metteranno in pericolo i nostri militari a causa dell’impreparazione dei politicanti al potere nell’affrontare un problema di questa portata (governabile, non risolvibile del tutto).

E quando Salvini dice “Boldrini deve essere ricoverata”, si rivolge in modo caustico verso dichiarazioni da bar della presidente della Camera, che sembra – come il presidente della Repubblica – più attenta alle condizioni dei migranti che dei cittadini italiani in difficoltà: questo è quello che percepisce la gente. E così il leader della Lega ha gioco facile ad affermare “io penso che al governo in Italia ci sia gente pagata, sulla carta, dai cittadini italiani. In realtà sono a libro paga di altri, fanno il lavoro sporco di altri“.

Da un anno i servizi segreti tedeschi (Bundesnachrichtendienst, BND) ‘denunziano’ che le autorità italiane non procedono alla fotosegnalazione dei migranti e all’inserimento nella banca dati del sistema Schengen dei relativi dati antopometrici. Pensiamo davvero che sia responsabilità dei poliziotti alle frontiere? O che non sia piuttosto una scelta deliberata del Governo, incapace di affrontare con il necessario coraggio e l’indispensabile fermezza (sempre con modi umani e rispettosi delle persone) un fenomeno che è il prologo di una invasione?

Che sia una invasione in fieri è dimostrato dalla storia dei migranti a Ventimiglia. 

Abbiamo contato circa 170 persone sugli scogli. Di questi, circa 110 sono musulmani che, soprattutto uomini con poche donne e un bambino, stanno osservando il Ramadan (il tradizionale mese di digiuno giornaliero, dall’alba al tramonto per i fedeli islamici, ndr)”. Questo ha dichiarato ieri Fiammetta Cogliolo, responsabile della Croce Rossa ligure, facendo il punto della situazione sull’emergenza migranti nella zona di Ponte San Ludovico, a pochi metri dal confine italo-francese.

“Ieri – ha continuato Cogliolo – in 14 hanno chiesto di essere accompagnati alla stazione e una decina hanno detto che oggi li avrebbero seguiti”. Alla stazione – messa a disposizione dalla società di Ferrovie Italiane che gestisce le stazioni  “è più difficile fare censimenti perché i migranti possono allontanarsi in ogni momento. Sulla base dei pasti che distribuiamo abbiamo calcolato circa 500 persone“, ha spiegato.

Una follia che mostra una gestione dell’ordine pubblico dilettantesca sotto il profilo politico: i poliziotti, i carabinieri e i finanzieri al confine sono messi alla berlina dal Governo da cui dipendono: fatto senza precedenti.

Ma un altro particolare mostra inequivocabilmente come l’afflusso di migranti sia gestito in modo scientifico per dare corpo a una invasione de facto, che ha finalità ben diverse da quelle dichiarate. “I migranti – ha affermato sempre la responsabile della Croce Rossa della Liguria – cercano di ripulire dai rifiuti, portano via la spazzatura e si rendono utili come possono. Durante il giorno i musulmani sugli scogli pregano e leggono libri. Tutti hanno chiesto di poter avere cartine dell’Europa: vogliono avere informazioni e i volontari stanno loro insegnando un pò di italiano“.

Insomma, solo la sinistra non si accorge di un fenomeno che avrà conseguenze di lungo termine e che noi stiamo favorendo. Anche con le prediche del presidente della Repubblica che – cogliendo lo spirito papale del Quirinale – indossa idealmente la mitra e sparge all’urbe terracqueo i propri sermoni.

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