Tsipras, intesa dopo referendum. Testa a testa nei sondaggi tra ‘Sì’ e ‘No’ al referendum: 74% greci vuole euro

Tsipras, “troveremo intesa 48 ore dopo il referendum”. Varoufakis, intesa anche con No. Commissione Europea: ‘No indebolirà potere contrattuale di Atene. Tedeschi divisi su possibile ‘Grexit’

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Atene – I problemi causati dalla chiusura delle banche in Grecia “non dureranno a lungo”. Lo ha dichiarato alla rete televisiva Ant1 il primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, affermando che le banche riapriranno in seguito all’accordo che si aspetta di stringere con i partner dell’Eurozona “48 ore” dopo l’esito del referendum.

Tsipras ha poi definito “imbarazzanti” le scene dei pensionati in fila ore per ritirare 120 euro della propria pensione ma ha accusato della situazione gli altri paesi europei che avrebbero costretto la Bce a congelare i finanziamenti di emergenza. Il primo ministro greco ha però chiesto ai cittadini di votare con calma, perché non è in discussione la permanenza o meno nell’Euro, ma l’adesione o meno alla proposta dei creditori internazionali sul debito.

Varoufakis, intesa anche con NoYanis Varoufakis, ministro delle Finanze ellenico, che – intervistato dalla radio irlandese Rte – ha invece sottolineato che non è “troppo tardi” per un accordo tra la Grecia e i suoi creditori, anzi, un’intesa sarebbe “imminente” a prescindere dai risultati del referendum di domenica sulla proposta dei creditori.

“Che ci sia un sì o un no, un accordo è imminente”, ha affermato il ministro, “se ci sarà un il governo greco non farà altro che firmare le proposte avanzate dei creditori il 25 giugno, se ci sarà un no posso assicurarvi che durante questa settimana di stallo ho avuto alcune proposte davvero decenti giunte dall’Europa istituzionale in maniera confidenziale, un accordo è più o meno fatto”.

“Non credo sia troppo tardi, potremmo chiudere un accordo domattina”, ha affermato Varoufakis, “questa settimana non è stata una settimana morta in termini di negoziati, il governo greco e le istituzioni si erano avvicinati moltissimo per quanto riguarda la politica fiscale e la lista di riforme. La divergenza è sull’alleggerimento del debito“. “La differenza tra un voto per il ‘sì’ e uno per il no è che il ‘sì’ condurrà a un accordo insostenibile e molto negativo per la Grecia e l’Europa, mentre il no porterà a un accordo migliore”, ha ribadito il ministro greco. “Sono sicuro che un voto per il no creerà l’equilibrio necessario nell’Eurogruppo per poter concordare un cammino significativo di ristrutturazione del debito”.

A 48 ore dal referendum voluto dal governo Tsipras, in teoria sull’ultima proposta di aiuti avanzata dall’Eurogruppo alla Grecia, crescono i ‘sì’, al 44,8% e arretrano al 43,4% i no. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato stamane dal quotidiano ‘Ethnos‘ secondo il quale, ancor più significativamente, la netta maggioranza dei greci, il 74% vuole restare nell’Eurozona, mentre solo il 15% vuole tornare alla dracma.

Primi segni di crisi: alimentari e medicine scarseggiano, turismo in difficoltàCarne e medicine cominciano a scarseggiare nelle isole greche, perché i locali non hanno più soldi per pagare i fornitori. Così cominciano i primi problemi per i turisti che, sfidando il rischio default, hanno deciso di avventurarsi comunque nei mari ellenici. Secondo il sito del quotidiano greco ‘Kathimirini‘, in diverse isole Cicladi i turisti stanno già avendo i primi problemi. Lo riferisce la Camera di Commercio delle isole, che ha chiesto al governo di esperire tutte le opzioni per evitare l’aggravarsi della situazione.

Gli albergatori temono di trovarsi ben presto a corto di determinati cibi e bevande e di dover addirittura chiudere i battenti. Il che vuol dire che, dopo il 2014 – anno record per affluenza turistica – il turismo quest’anno potrebbe subire una brusca battuta d’arresto. I primi segnali già si vedono: l’associazione delle Aziende turistiche greche ha riferito giovedì che negli ultimi giorni le prenotazioni sono crollate del 30/40%. Tradotto in termini numerici, almeno 240mila persone hanno annullato le loro vacanze in Grecia.

Commissione Europea: ‘No’ indebolirà potere contrattuale di Atene – Il vicepresidente della Commissione Europea, Valdis Dombrovskis, è convinto che un eventuale voto negativo al referendum greco di domenica non rafforzerà il potere contrattuale di Atene dei confronti del suoi creditori, anzi avverrà il contrario. “Sarebbe sbagliato pensare che una vittoria del ‘no’ rafforzerebbe la posizione negoziale greca, è il contrario”, ha detto, in un’intervista al quotidiano tedesco ‘Die Welt‘. Secondo, Dombrovskis la situazione greca “è significativamente peggiore della scorsa settimana”, prima che il premier greco Alexs Tsipras interrompesse i negoziati con creditori e convocasse il referendum. Della tessa opinione Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, che ha parlato nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles.

Tedeschi divisi su possibile ‘Grexit’ – I tedeschi sono divisi sulla convenienza di una Grexit‘. Secondo un sondaggio della prima rete della tv ARD, il 45% è a favore di un’uscita della Grecia dall’euro mentre il 45% ‘tifà per la sua permanenza. La maggioranza – il 60% – ritiene comunque che ora una ‘Grexit’ sarebbe meno drammatica che se fosse successa quattro o cinque anni fa.

Quanto al referendum, il 60% ritiene corretto che il governo greco consulti gli elettori sulla strada da seguire nella crisi. Il maggiore consenso nel sondaggio è riferito alla domanda su chi ha la responsabilità sull’escalation: il 68% ritiene che sia dovuta all’attuale governo greco, il 4% la attribuisce agli altri Paesi dell’Eurozona, mentre il 24% vede una reponsabilità condivisa.

In crescita l’appoggio al governo tedesco. Il 57% degli intervistati (il 5% in più che un mese fa) si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto del lavoro dell’esecutivo di Angela Merkel. Quanto alla lista dei politici più graditi, in testa c’è il titolare degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, seguito dal ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, e dalla stessa cancelliera Merkel.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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