Guerra al jihad: in Tunisia proclamato lo ‘stato di emergenza’. Il presidente alle 17 parla alla nazione

Il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, parlerà alla Tunisia in diretta tv alle 17. Lo ‘stato di emergenza’ è stato in vigore già dal 15 Gennaio 2011 al 6 Marzo 2014, ma la revoca non preludeva l’intervento delle Forze Armate nelle operazioni di sicurezza

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20150704-Beji-Caid-Essebsi-240x280Tunisi – In Tunisia proclamato lo ‘stato di emergenza’. Secondo le agenzie di stampa nazionali e internazionali, da ambienti della presidenza della Repubblica è trapelata l’adozione di questa grave decisione che consente alle Forze Armate di svolgere – in uno stato di eccezione democratica – operazioni a fianco delle forze di polizia nella caccia ai jihadisti.

La decisione segue la strage di Sousse, in cui sono stati uccise 38 persone, quasi tutte turisti stranieri che albergavano in due strutture turistiche sul mare, sorprese dall’incursione di jihadisti islamici che cercano di sovvertire l’ordine costituzionale del Paese, da cui – è bene ricordarlo – parte il più alto numero di foreign fighters che va a rimpolpare le forze del sedicente Stato Islamico dell’Iraq e di al-Sham, autoproclamatosi califfato il 29 Giugno 2014.

Alle 17 (le 18 in Italia) il presidente della Repubblica, Beji Caid Essebsi, rivolgerà un appello alla nazione in diretta televisiva.

Lo stato di emergenza dà alle forze armate e di sicurezza maggiori poteri e limita il diritto di riunione, soggetto ad autorizzazione specifica e a stringenti controlli. Le autorità avevano già rafforzato la sicurezza a seguito dell’attacco del 26 Giugno a Sousse, con il dispiegamento di agenti armati nelle strutture turistiche e perfino nelle spiagge.

Le stesse forze di sicurezza hanno ricevuto più di qualche critica a causa della lentezza della risposta all’attacco di Sousse, in cui un solo uomo armato è riuscito a uccidere così tante persone per l’assenza di una sorveglianza armata – anche privata – a tutela della struttura turistica.

In aggiornamento

ULTIMO AGGIORNAMENTO 4/07/2015, ORE 17:37:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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