Cgia di Mestre in lutto: è morto Giuseppe Bortolussi, ‘padre’ della fabbrica dei dati sull’economia italiana

Il segretario generale dell’Associazione artigiani di Mestre è mancato ieri sera all’ospedale di Padova. Da tempo malato, aveva continuato a guidare la Cgia con la verve di sempre. Il cordoglio di Zaia e Brunetta

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Verona – Giuseppe Bortolussi, segretario fenerale della Cgia di Mestre dal 1980, è morto ieri sera all’ospedale di Padova, dove era ricoverato. Con l’associazione degli artigiani di Mestre ha creato una una vera e propria ‘fabbrica di dati’, attraverso un ufficio studi diventato centro di produzione di dati statistici analizzati e interpretati in tempo reale. 

Proprio l’ufficio studi della Cgia è la sua eredità lasciata alla comunità economica italiana, un patrimono culturale di inestimabile valore. “È venuto a mancare un uomo, un padre e un amico di grande levatura morale, culturale e politica”, dicono gli artigiani di Mestre.

Nato a Gruaro (Ve) il 4 agosto 1948, dal 1980 era alla guida dell’Associazione degli artigiani di Mestre. Con l’istituzione dell’Ufficio studi della Cgia, a partire dagli anni ’90 è diventato uno dei maggiori esperti a livello nazionale delle tematiche legate al Nord-Est, al fisco e alla piccola e micro impresa. Temi su cui la politica italiana è sempre stata disattenta.

Tra il 2005 e il 2010 fu anche Assessore al Commercio del Comune di Venezia nella giunta guidata da Massimo Cacciari. Nel 2010 concorse alla presidenza del Veneto quale candidato della coalizione di centro-sinistra.

Abbiamo perso un veneto vero, se ne va un pezzo della nostra recente storia regionale“, ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, per il quale Giuseppe Bortolussi è stato “un uomo forte, determinato, scrupoloso negli approfondimenti di temi ai quali dedicava molto più che un normale interesse professionale, a difesa di quel sistema economico ed imprenditoriale che ha fatto la storia del Nordest“, sottolinea.

Zaia ricorda Bortolussi come  “un avversario leale, una persona con la quale, pur da posizioni diverse, ho avuto modo di confrontarmi in modo corretto e costruttivo“, padre di “quell’ufficio studi che da oltre vent’anni, attraverso attente analisi e puntuali accertamenti, fornisce preziosi elementi di valutazione sugli scenari economici, sull’azione dello Stato e dei governi in materia economica, fiscale e produttiva. Un laboratorio –  ricorda ancora Zaia – che in questi anni ha prodotto indagini e statistiche libere, oggettive e sempre più autorevoli, offrendo chiavi di lettura di fenomeni che hanno caratterizzato la vita politica del nostro Paese”.

“A titolo personale e a nome della Regione del Veneto – conclude Zaia – porgo alla famiglia le più sentite condoglianze per la dolorosa e prematura perdita che ha subito“.

Per Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, è una “notizia terribile”. Brunetta – veneziano e docente universitario di Economia  – ricorda l’amico Bortolussi come “uomo serio, preparato e scrupoloso“. “Esprimo a nome mio e di tutti i deputati di Forza Italia le condoglianze alla moglie e alle figlie in questo difficile momento”, conclude.

Alla moglie Mara e alle figlie Valentina, Gaia e Martina anche noi porgiamo i nostri più sentiti pensieri di cristiana vicinanza. Giuseppe Bortolussi lascia un’eredità di integrità morale e di coraggiosa denuncia delle storture dello Stato contro il tessuto connettivo e produttivo che ha fatto grande l’Italia: quello delle piccole e micro imprese. Un patrimonio ideale che non dovrà essere disperso.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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