Difesa Aerea in allarme sabato scorso sui cieli italiani: “Scrambe” per il 4° Stormo di Grosseto

Sabato 4 luglio, due caccia intercettori Eurofighter ‘Typhoon’ sono decollati dalla base di Grosseto per raggiungere nei pressi di Firenze un velivolo privato sospetto e difendere la sicurezza dello spazio aereo nazionale, se messa in pericolo

20140914-eurofighter-typhoon-quarto-stormo-655x436


Roma – Sabato scorso 4 Luglio, ma la notizia è trapelata ieri, la Difesa Aerea è stata messa in allarme per la presenza di un velivolo privato – un BeechAir Bonanza V35 in volto da Parma a Pontecagnano – che non rispondeva ai contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo.

Intorno alle 16.20, dopo vani tentativi di mettersi in contatto con il velivolo, il Combined Air Operation Center di Torrejon (CAOC-TJ), in Spagna, ha ordinato il decollo immediato – in gergo tecnico “scramble” –  di due caccia intercettori Eurofighter ‘Typhoon’ del 4° Stormo di stanza a Grosseto.

I due caccia della Difesa Aerea sono decollati dall’aeroporto di Grosseto in pochi minuti e, sotto la sorveglianza radar dell’Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto radio con l’Autorità Governativa Nazionale (NGA), ossia con i funzionari della Presidenza del Consiglio che trasmettono gli ordine operativi in caso di pericolo per la sicurezza nazionale.

Un BeechAir Bonanza V35 come quello che ha fatto scattare sabato 4 Luglio lo 'Scramble' a Grosseto
Un BeechAir Bonanza V35 come quello che ha fatto scattare sabato 4 Luglio lo ‘Scramble’ a Grosseto

L’intercettazione è stata effettuata dopo un volo subsonico a circa 6000 metri di altitudine che in pochi minuti ha portato i due ‘Typhoon’ sui cieli di Firenze. Il velivolo sospetto navigava a bassissima velocità ed è stato identificato dai caccia in modo occulto, ossia senza che i piloti del 4° Stormo palesassero la loro presenza.

I due ‘Typhoon’ hanno seguito il velivolo da turismo fino a che non era costretto – all’altezza del lago di Bolsena – a palesare problemi al motore (oltre che alla radio), che rendevano necessaria una deviazione verso l’aeroporto di Rieti, dove il BeechAir Bonanza V35 atterrava seguito a distanza dai due caccia.

Sui cieli del lago di Bolsena, l’NGA comunicava l’ordine di rientro per i due Eurofighter del 4° Stormo.

I reparti dell’Aeronautica Militare assicurano la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato – in tempo di pace così come in tempo di guerra –  con quello degli altri paesi appartenenti alla NATO.

Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’Air Control Centre, Recognized Air Picture Production Centre, Sensor Fusion Post (ARS) di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), mentre i velivoli della difesa aerea sono quelli del 4° Stormo di Grosseto (GR), del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA)e quelli del 37° Stormo di Trapani-Birgi, equipaggiati con il caccia multiruolo Eurofighter ‘Typhoon’ di quarta generazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus