Lutto nel giornalismo siciliano, Cristiana Matano non c’è più. Ora è Inviata Speciale nell’Infinito

La giornalista salernitana di nascita, palermitana di adozione, è mancata dopo una malattia che sperava di aver vinto. Sorveglierà dal Luogo della Luce sulla figlia e sul marito Filippo Mulè

20150708-Cristiana-Matano-tgs-655x460


Palermo – Cristiana Matano non c’è più e il giornalismo siciliano – sportivo e non – si stringe alla sua famiglia per piangere una giovane collega colpita già da una neoplasia al seno, convinta di aver sconfitto per sempre la sorte avversa. Avrebbe compiuto 46 anni nel prossimo mese di settembre.

Questa mattina purtroppo Cristiana ha chiuso il collegamento ed è tornata alla Redazione Centrale, di fronte al Direttore Supremo che tutti gli inviati muove, insieme al tempo e al sole. E con il Direttore Supremo passerà il resto del Tempo, inviata speciale dell’amore con cui veglierà sulla figlia Marta, sul marito Filippo Mulè (tesoriere dell’OdG Sicilia), sui familiari, gli amici e su quanti la conoscevano o l’avevano vista in tv a Tgs (Tele Giornale di Sicilia), di cui era diventata una dei volti iconici, o ne avevano letto gli articoli su ‘Il Giornale di Sicilia’ o i lanci di agenzia per Italpress.

La sezione siciliana dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi), con “il presidente del gruppo Roberto Gueli e tutto il direttivo” ha espresso in una nota “il proprio cordoglio e la propria affettuosa vicinanza al collega, e soprattutto amico, Filippo Mulè e alla figlia Marta”, pur sapendo che nessuna parola può essere di conforto per il dolore provato in questo momento. “Cristiana, solare e appassionata di sport con un debole per Lampedusa, ha dedicato tutta la vita al giornalismo sportivo”, ricorda la nota, che esprime vicinanza anche alla “collega di Rai Sport Monica”, alla quale “va l’abbraccio dell’Ussi Sicilia”, di cui Cristiana presiedeva la “sezione palermitana”, mentre il marito Filippo Mulè è anche “vice presidente regionale del sindacato dei giornalisti sportivi”.

Piangiamo, come afferma la nota dell’Ussi Sicilia, “una giovane vita ancora tutta da vivere”, prima ancora che una giornalista. Ma la sceneggiatura della Commedia Umana noi possiamo interpretarla e solo in qualche modo sceglierci la parte. Il Supremo (più di Ecclestone, di Berlusconi e di Renzi… per dire) decide e muove con un Disegno a noi spesso non intellegibile.

Insieme ai nostri sentimenti di cristiana vicinanza a Marta e Filippo, a Monica e alla famiglia, rivolgiamo un pensiero a Cristiana che da oggi veglierà sulla loro esperienza terrena dalla Direzione Universale.

Ciao Cristiana.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus