Commemorazione strage Borsellino, il figlio Manfredi al ‘Giardino della Memoria di Ciaculli’

Visita strettamente privata per il commissario Borsellino, figlio del giudice trucidato in via D’Amelio con la sua scorta. Una riservatezza che però non è freddezza istituzionale

Manfredi Borsellino durante l'intervento nel corso della commemorazione della strage di via D'Amelio organizzata al Palazzo di Giustizia di Palermo dall'Anm (foto da un video di RaiNews24)
Manfredi Borsellino durante l’intervento nel corso della commemorazione della strage di via D’Amelio organizzata al Palazzo di Giustizia di Palermo dall’Anm (foto da un video di RaiNews24)


Palermo – Manfredi Borsellino – figlio del magistrato ucciso in via D’Amelio con la scorta, che sabato aveva difeso la sorella Lucia nel suo intervento a sorpresa, davanti al Capo dello Stato Sergio Mattarella, nel corso della commemorazione organizzata dall’Anm al Palazzo di Giustizia – domenica ha visitato in forma strettamente privata il ‘Giardino della Memoria di Ciaculli’ alle prime ore della mattina, rendendo omaggio alle vittime della strage di Palermo del 19 luglio 1992 in cui caddero il padre, Paolo, e cinque agenti della polizia di Stato. Erano presenti il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli, il vice-presidente nazionale dell’Unione cronisti, Leone Zingales, il presidente della sezione distrettuale di Palermo dell’associazione nazionale magistrati, Matteo Frasca, il consigliere nazionale dell’Unci, Giuseppe Lo Bianco, il presidente del Gruppo siciliano dell’Unci, Andrea Tuttoilmondo e il tesoriere del Consiglio direttivo dell’Unci Sicilia Daniele Ditta.

“Il Giardino della Memoria è ormai uno dei simboli della legalità e della vera lotta alla mafia dove, come è noto, i cronisti e i magistrati spendono energie sane e saldi valori per allontanare da questa terra il cancro della mafia. Questo luogo è importante perché teatro, al pari di via D’Amelio, di visite delle scolaresche che così imparano a non disperdere la memoria”, ha detto Manfredi Borsellino. “Ricordo – ha proseguito Manfredi Borsellino – che il primo albero piantato in questo Giardino è stato proprio quello dedicato a mio padre e agli agenti trucidati quel terribile giorno. In questo momento vorrei spendere parole di elogio e di apprezzamento per quella gente comune e quei bambini che anche quest’ anno, sfidando il caldo e rinunciando ad una domenica al mare, si daranno appuntamento nel luogo della strage e lì dove mio padre è nato, in piazza Magione alla Kalsa”.

Quanta gioia vedere questi bambini in via D’Amelio? Anche quest’anno si ripete questo piccolo miracolo… Vedere nel luogo della strage tanti bambini che giocano e suonano”, così intanto Rita Borsellino, sorella del giudice ucciso, arrivata in via D’Amelio, dove si alternano i bambini, i giovani, i musicisti per ricordare Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta nel 23esimo anniversario della strage.

(Adnkronos)

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