Operazione contro l’Isis in Belgio: arrestati due ventenni nei pressi di Charleroi

L’operazione è stata condotta nel massimo riserbo Lunedì scorso, ma solo ieri ne è stata rilevata l’esecuzione. I due ventenni arrestati hanno offerto supporto logistico a un mujāhid autore di un attentato suicida al confine tra Iraq e Giordania compiuto nello scorso mese di Aprile

I rottami dell'auto utilizzata per compiere l'attacco suicida al confine tra Iraq e Giordania il 25 Aprile scorso (foto AP)
I rottami dell’auto utilizzata per compiere l’attacco suicida al confine tra Iraq e Giordania il 25 Aprile scorso (foto AP)


Bruxelles – Due giovani della regione di Charleroi, di età intorno ai 20 anni, sono stati posti agli arresti a metà giugno – ma la notizia è emersa ieri – perché legati alle organizzazioni islamiste che avevano organizzato un attacco suicida in Iraq, in cui un kamikaze belga aveva perso la vita. Lo ho riferito Venerdì 24 il quotidiano belga ‘La Libre Belgique’, citando l’emittente tv RTL TVi.

L’ufficio del procuratore federale ha confermato che i due uomini sono comparsi Lunedì scorso davanti la Camera di Consiglio di Charleroi (che ha le stesse funzioni del Giudice delle Indagini Preliminari nel sistema italiano, ndr) e che il mandato d’arresto è stato confermato. L’indagine è condotta da due giudici istruttori della provincia di Hainaut.

 

L’attacco suicida ha avuto luogo il 25 Aprile scorso al controllo di frontiera di Karameh, tra l’Iraq e la Giordania. Tre attentatori suicidi – un francese, una belga e un nativo senegalese, ma residente in Belgio nei pressi di Charleroi – fecero saltare in aria diversi veicoli, provocando la morte di quattro persone e il ferimento di otto. L’attacco fu rivendicato dall’Isis, il sedicente Stato Islamico.

L’ufficio del procuratore federale ha aperto un’inchiesta che ha portato all’arresto dei due giovani, che sono accusati di partecipazione a un gruppo terroristico per aver fornito assistenza logistica al kamikaze belga coinvolto nell’attacco.

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