Immigrati, good morning Europe! Francia e Regno Unito si svegliano dal torpore, ma l’Italia non accampi scuse

Dopo il blocco a Calais, Londra e Parigi prendono atto oggi che si tratta di un problema di tutta l’Unione Europea

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Londra – La Gran Bretagna e la Francia si accorgono ora che il problema dell’immigrazione è globale e deve essere affrontato da tutta l’Unione Europea, perché gli Stati nazionali non hanno capacità sufficiente a governare un problema che è continentale.

Il governo di Parigi  aveva manifestato l’intento a non accogliere sul proprio territorio alcuno dei disperati salvati nel Mediterraneo, bloccando decine di migranti a Ventimiglia. Londra, invece, fronteggia l’invasione dal varco di Calais per l’Eurotunnel.

Una gestione comune è quanto mai inevitabile. Lo sostengono – in un lettera comune – i ministri dell’Interno di Gran Bretagna, Theresa May, e Francia, Bernard Cazeneuve: “Questa situazione non può essere considerato solo un problema dei nostri due Paesi. È una priorità sia a livello europeo che internazionale. Molti di coloro che a Calais stanno cercando di attraversare la Manica sono passati attraverso l’Italia, la Grecia o altri Paesi“.

Questo è il motivo perché stiamo chiedendo agli altri Stati membri, e all’intera Ue, di affrontare questo problema alla radice”.

I due ministri, dimostrando scarso senso della realtà, suggeriscono che la soluzione di lungo termine al problema sarebbe quella di convincere quanti vogliono raggiungere l’Europa in cerca di una vita migliore che “le nostre strade non sono pavimentate d’oro“.

Se il Governo italiano gioisse di questa presa di posizione, che inquadra il problema alla radice dell’ordine pubblico continentale, compie un errore. In primo luogo perché l’Italia viola le proprie stesse leggi sull’immigrazione e ha manifestato incapacità ad amministrare – con il giusto mix di umanità e fermezza, di lucidità giuridica e tutela della sicurezza nazionale italiana ed europea – il problema immigrazione.

Alfano non dica ‘noi lo avevamo detto’: sarebbe una cialtronata sesquipedale: la Polizia di Frontiera cominciasse a fotosegnalare tutti obbligatoriamente, il flusso si abbatterebbe e in Italia arriverebbero solo le persone che hanno il diritto di essere protette in base al diritto internazionale e alle norme interne (italiane e degli altri Stati membri dell’Ue).

Good morning Europe, good morning Rome…

(Credit: AGI, Dagospia) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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