Cara F1, te c’hanno… mai mannato … a quel paese…?

Regolamenti folli stanno minando alla base la massima espressione dell’automobilismo, immersa in un paradosso apparentemente irrisolvibile: un pilota amatore in Formula Vattelappesca può avere cinque motori sulla bisarca, mentre un grande costruttore come la Honda è sottoposta a penalità ridicole quanto incapaci di migliorare lo show e il business

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Spa – La F1 può cambiare regole tecniche, fare sondaggi coi fans, andare a correre su Marte, lanciare proclami a destra e a manca ma il tumore che la sta uccidendo da dentro sono i regolamenti sportivi, in modalità “follia”.

Sui saliscendi di Spa-Francorchamps la Honda porterà alcuni aggiornamenti alla power unit che ‘porta a spasso’ la McLaren, innovazioni che potrebbero ravvivare la stagione sin qui deludente – oltre ogni ragionevole previsione – per il team di Woking.

Per farlo sarà necessario cambiare entrambi i motori sulle monoposto di Jenson Button e Fernando Alonso, che però pagheranno le penalità in griglia derivanti dal montaggio della settima unità motrice. Un’intollerabile sciocchezza (che vale per tutti, ovviamente, e per tutti è tale).

Lo diciamo senza infingimenti: è ora di finirla. Un tempo un aggiornamento veniva accolto con curiosità, ora si sa già che porterà in gara problemi ai piloti, che dovranno sopportare gli arretramenti in griglia, vanificando in parte i miglioramenti apportati.

Che colpa hanno Button e Alonso (o chi altri nelle stesse condizioni)? Che colpa ha chi tifa per i due piloti della McLaren, nel sapere fin dall’antivigilia della gara (quale che sia) che il proprio beniamino dovrà partire dal fondo della griglia domenica in gara? E che colpa ha chi paga un abbonamento alla pay-tv o, peggio ancora, chi si sobbarca spese per spostarsi e recarsi in circuito per seguire le gesta della propria squadra preferita? Insomma, l’intera catena degli stakeholder (portatori di interesse, ndr) della Formula 1 è rispettato da queste regole stupide? Ne dubitiamo fortemente.

Forse si potrebbe pensare di penalizzare chi cambia i motori con pene pecuniarie o con una sottrazione di punti nel campionato costruttori, ma colpire i piloti -(che ci mettono le palle e il deretano per portare a spasso la monoposto) e gli spettatori (che spesso sacrificano una parte sensibile del loro reddito per abbeverare la propria passione, mortificata da regole assurde) è una sciocchezza.

Divieto di test. Motori e cambi plafonati e limitati. Drs. Elettronica unica. Assetti unici per la campanatura. Penalità assurde. La Formula 1 si sta uccidendo da sola, ma chi ne detiene i diritti commerciali pensa di dare agli appassionati un contentino attraverso i sondaggi, di cui alcuno terrà conto.

Scusate, cari signori, ma sorge un quesito in tutta la sua incisività: ma ve c’hanno mai mannato a quel paese?  Sapeste quanta gente che ci sta…

Forse occorre riproporre lo straordinario brano proposto dal mitico Alberto Sordi al Festival di Sanremo del 1981 (e il testo integrale), magari a qualcuno può venire in mente di canticchiarlo domenica durante la gara, da una delle tribune incastonate in mezzo ai boschi delle Ardenne o dalla poltrona davanti alla tivù…

(Ha collaborato JH) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alberto Sordi, “E va e va” (di Migliacci-Mattone)

Me saro’ chiesto cento
mille volte
io che non so’
ne’ re ne’ imperatore
che ho ffatto
per trovamme sta reggina
nel letto fra le bbraccia
in fonno al core
e dato si’ che sei cosi’ preziosa
stasera io te vojo
di’ na cosa…
Te c’hanno mai mannato
a quel paese
sapessi quanta gente che ce sta
er primo cittadino e’ amico mio
tu dije che te c’ho mannato io.
E va e va
va avanti tu
che adesso c’ho da fa’…
sarai la mia meta’
ma si nun parti
diventi un altro po’ la mia trequarti
e va e va
nun puoi sape’ er piacere che me fa’…
magari qualche amico te consola
cosi’ tu fai la scarpa
e lui te sola
io te ce manno sola
io te ce manno sola
sola senza de me.
Già che ce so
me levo st’altro peso
co’ tte che fai il capoccia
e stai piu’ su
te sei allargato troppo
senti a coso
mica t’offendi se
te do del tu.
Te c’hanno mai mannato
a quel paese
sapessi quanta gente che ce sta
a tte te danno la medaglja d’oro
e noi te ce mannammo tutti in coro.
E va e va
chi va con la polenta e baccala’…
io so’ salmone
e nun me ‘mporta niente
a me me piace anna’ contro corente.
E va e va
che piu’ sei grosso
e piu’ ce devi anna’…
e t’a ritroverai nel posto giusto
e prima o poi vedrai
ce provi gusto
sto solo scherzando
ssto sto solo cantando
uh sto solo a scherza’ pardon…
Ma quanno alla mattina
sto allo specchio
c’e’ un fatto
che me bbutta giù er morale
io me ritrovo sempre
ar gabbinetto
e me ricanto addosso sto finale…
Te c’hanno mai mannato a quel paese
sapessi quanta gente che ce sta
cosi’ che m’encoraggio
e me consolo
cor fatto de mannammece da solo.
E va e va
che si ce devi anna’
ce devi anna’…
tanto se te anniscondi dietro a un vetro
na mano c’hai davanti e l’altra dietro.
E va e va
è inutile che stamo a litiga’…
tenemoce abbracciati stretti stretti
che tanto prima o poi
ce annamo tutti
a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese
tutti a quel paese là