Volkswagen Gate, la frode anche in Europa. Voci su coinvolgimento Bmw (che nega), titolo flette in borsa

L’AD di Volkswagen Italia scrive al ministro dell’Ambiente: in corso verifiche sui modelli precedenti, i nuovi rispettano tutte le norme Euro6. La procura di Torino indaga sulle auto in Italia (con quale giurisdizione?…)

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Bruxelles – Lo scandalo Volkswagen contagia l’Europa e balena sulla stampa tedesca spunta anche il nome della Bmw, il cui titolo ha subito una forte flessione a seguito delle rivelazioni della stampa tedesca su un presunto coinvolgimento della casa di Monaco nel #dieselgate, ammesso dalla VW. “Bmw smentisce le notizie pubblicate da ‘Bild’ secondo cui alcuni modelli della casa di Monaco avrebbero violato le norme sui tetti di emissione dei gas di scarico“, afferma un comunicato della casa bavarese, che poi perentoriamente ribadisce: “Bmw rispetta le norme legali in tutti i Paesi“.

Il riferimento è alla rivelazione del settimanale ‘Autobild’ (edito da Axel Springer, lo stesso editore di ‘Die Welt’, il più noto quotidiano conservatore: per la serie libertà di stampa uber alles!) che, citando dati del ICCT (International Council on clean transportation), sostiene la violazione delle norme sui tetti di emissione dei gas di scarico anche da parte della BMW, individuando anche un preciso modello, il Suv X3 Drive 2.0d, che avrebbe superato di 11 volte i limiti previsti dalle norme Euro6 sulle emissioni di ossido di azoto (NOx).

A seguito di queste anticipazioni, Bmw ha perso in borsa fino al 10%, con una flessione continuata anche dopo la smentita della casa bavarese.

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In Italia, intanto, la procura di Torino ha aperto un’inchiesta contro ignoti sulle auto Volkswagen che circolano nel nostro Paese (su quale base di legittimità giudiziaria lo vedremo). Nelle prossime ore sono attesi sviluppi sulla vicenda.

Nel frattempo, l’Amministratore Delegato di Volkswagen-Italia, Massimo Nordio, da Verona ha annunciato che sono in corso verifiche anche sulle auto del nostro Paese. Rispondendo a una lettera inviata dal ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, Nordio ha assicurato anche che i nuovi modelli rispondono in pieno alle norme ‘Euro6’.

La Commissione Europea continua a chiedere “un quadro completo della situazione” e invita tutte “le autorità statali nazionali a indagare e a riferire a Bruxelles”. “Il nostro messaggio è chiaro: tolleranza zero contro le frodi e rispetto rigoroso delle norme comunitarie – ha ammonito Elzbieta Bienkowska, commissario europeo per il Mercato Interno e l’Industria – precisando che la Commissione ha “bisogno di informative complete e test solidi sulle emissioni inquinanti in atto”.

Il governo tedesco ha ammesso che le manipolazioni sui dati delle emissioni di auto diesel Volkswagen hanno avuto luogo anche in Europa. Il ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrint, ha precisato però di non sapere quanti degli 11 milioni di veicoli VW interessati si trovino nel Vecchio Continente.

Berlino comunque concorderà nei prossimi mesi nuovi test sulle emissioni delle auto europee, effettuati su strada e non in laboratorio.

In Volkswagen anche Neusser e Horn pronti a dimettersi – Dopo l’amministratore delegato Martin 20150924-porsche-ceo-matthias-muller-320x240Winterkorn, anche il capo del settore Sviluppo di VW, Hans Jacob Neusser, sarebbe pronto a dimettersi. Lo ha rivelato il settimanale ‘Der Spiegel’. Secondo fonti vicine alla compagnia anche l’AD della filiale Usa di Volkswagen, Micael Horn, dovrebbe lasciare il suo incarico. Le decisioni saranno ufficializzate al Consiglio di Sorveglianza di VW di venerdì 25 settembre.

La VW ha preferito non commentare le indiscrezioni, neanche quella che indica Matthias Müller, attuale CEO di Porsche, come successore di Winterkorn alla guida del gruppo VW-Audi.

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