Dieselgate, l’Epa indaga anche su e BMW, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes-Benz

Il Financial Times svela l’apertura del dossier da parte dell’Environmental Protection Agency anche per altre case automobilistiche. In Italia l’Autorità per la concorrenza apre un procedimento istruttorio su VW Italia per “pratica commerciale scorretta“. Titolo VW ai minimi dal 2011 a Francoforte

Verona – Dopo aver fatto scoppiare lo scandalo Volkswagen l’Environmental Protection Agency, l’agenzia ambientale Usa, avrebbe allargato ad altri marchi, come BMW, Chrysler, General Motors, Land Rover e Mercedes-Benz la verifica sulle emissioni delle auto a gasolio. Lo scrive il Financial Times, spiegando che l’obiettivo dell’agenzia è quello di verificare l’eventuale presenza di dispositivi ‘inganna test’ come quello scoperto sulle centraline dei modelli a gasolio del gruppo VW.

Per il momento l’Epa controllerà circa due dozzine di vetture, utilizzando esemplari di privati cittadini o disponibili presso le società di noleggio. Secondo il quotidiano economico londinese, nel mirino dell’EPA ci sarebbero le versioni a gasolio di modelli molto diffusi sulle strade americane, come la BMW X3, la Chrysler Grand Cherokee, la Range Rover TDV6 e le berline Mercedes-Benz E250 BlueTec.

L’Epa aveva preannunciato l’allargamento delle indagini in una lettera inviata la scorsa settimana alle case automobilistiche.

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Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Volkswagen – Anche l’Antitrust mette nel mirino Volkswagen. L’autorità ha deciso di avviare un procedimento istruttorio, anche a seguito di varie segnalazioni ricevute da parte di associazioni di consumatori, nei confronti della società Volkswagen Ag e della sua filiale che opera nella distribuzione di autoveicoli del gruppo in Italia. Ad annunciarlo è la stessa Autorità in un comunicato.

L’ipotesi istruttoria dell’Antitrust “riguarda la configurabilità di una pratica commerciale scorretta in relazione alla nota vicenda relativa alla commercializzazione di autoveicoli e mezzi commerciali con caratteristiche qualitative e classe di emissione inquinante che sarebbero, nella realtà, inferiori ai valori dichiarati”.

In particolare, sottolinea l’Antitrust, “i consumatori potrebbero essere stati indotti in errore nelle loro scelte d’acquisto dai ‘claims’ utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di omologazione all’interno delle proprie campagne pubblicitarie e nei ‘dépliants’ informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori”. La pratica “riguarderebbe una condotta scorretta relativa a numerosi modelli commercializzati dal gruppo Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda“.

Maurizio Spera, presidente dei concessionari VW-Audi, commentando i dati delle vendite di auto a Settembre, ha voluto tranquillizzare i consumatori, riferendosi alle 1uasi 650mila automobili del gruppo VW (Audi, Seat, Skoda e VW) coinvolte in Italia nella procedura di revisione delle centraline. “Voglio lanciare un messaggio positivo ai clienti che hanno acquistato una di queste” auto (648.458 il numero esatto), ha detto Spera, assicurando che il “gruppo troverà e illustrerà a breve le soluzioni che metteremo in campo” e dicendosi certo che queste soluzioni “saranno all’altezza delle aspettative

Ammettendo che “il fatto è grave”, il presidente dei concessionari VW-Audi ha anche assicurato che il gruppo tedesco saprà uscire dalla crisi e riconquistare la fiducia dei clienti. “Le attuali Euro 6 rispondono in pieno alle normative vigenti e potete acquistarle con tranquillità”, ha aggiunto, spiegando che “per le Euro 5 coinvolte” sarà trovata “velocemente una soluzione che accontenti le Autorità competenti e i nostri clienti”.

Intanto, le azioni del gruppo Volkswagen, travolto dallo scandalo della manomissione delle centraline dei motori diesel, sono scese questa mattina alla Borsa di Francoforte al livello più basso dal 2011. Le azioni privilegiate di Vw sono scese a 92,75 euro, il livello più basso da ottobre 2011. In meno di due settimane la società ha perso circa il 43 per cento del suo valore.

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