Scandalo VW, Bild: “ingegneri hanno ammesso istallazione di software manipolato”. Si rafforza Sorveglianza del gruppo

Mercoledì prossimo il Consiglio di Sorveglianza del Gruppo VW-Audi nominerà presidente Hans Dieter Poetsch. Merkel: duro colpo, ma la reputazione della Germania non è compromessa

Berlino – Il ‘Bild am Sonntag‘, domenicale del quotidiano progressista berlinese, ha svelato ieri che ingegneri del gruppo Volkswagen hanno ammesso l’istallazione del software truffaldino e manipolato sulle auto con motore diesel per farle rientrare nei limiti previsti dalle norme ambientali statunitensi.

Questo, come aveva spiegato pochi giorni fa il professor Vittorio Rocco dell’Istituto Motori del CNR, per non sforare il budget imposto dall’azienda per il lancio e la commercializzazione dei modelli diesel nel mercato americano.

Il tabloid tedesco sarebbe venuto in possesso di dati provenienti dall’indagine interna condotta dalla Volkswagen per venire a capo dello scandalo del software truffaldino, scoppiato due settimane fa. Secondo le informazioni apprese, diversi ingegneri avrebbero ammesso l’azione fraudolenta, per la quale il gruppo VW-Audi rischia diverse decine di miliardi di dollari, tra sanzioni e pagamento di danni a seguito di class action dei consumatori, sia nel continente americano che in Europa.

Dal gruppo di Wolfsburg un portavoce si è limitato a dire:Non commentiamo questa informazione“. Tuttavia la posizione della casa automobilistica è attendista, in attesa si concludano le indagini interne, in virtù delle quali almeno dieci dirigenti sono stati già sospesi dalle mansioni. “Daremo informazioni non appena avremo risultati consistenti”, è stata infatti la precisazione ulteriore.

Hans Dieter Poetsch, direttore finanziario del Gruppo VW-Audi. Mercoledì sarà nominato presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo automobilistico tedesco (foto VW Media)

Hans Dieter Poetsch, direttore finanziario del Gruppo VW-Audi. Mercoledì sarà nominato presidente del Consiglio di Sorveglianza del gruppo automobilistico tedesco (foto VW Media)

 

Intanto, il Consiglio di Sorveglianza del Gruppo Volkswagen si riunirà mercoledì prossimo, in sessione straordinaria, convocata per la nomina alla presidenza di Hans Dieter Poetsch. Lo hanno confermato fonti della VW. Poetsch è l’attuale direttore finanziario del gruppo e il Consiglio con la sua nomina intende dare un messaggio importante a mercati e investitori, perché il rigore finanziario seguito dal manager austriaco sarebbe una garanzia di indipendenza e di capacità di valutare la policy messa in campo per sanare questo scandalo.

È infatti opinione ricorrente che la Volkswagen – malgrado le evidenti difficoltà temporanee – riuscirà a uscire da questa pagina buia, che solo un mese fa sarebbe sembrata all’opinione pubblica fanta-industria.

Sullo scandalo è intervenuta ieri anche la cancelliera Angela Merkel, che nel corso di un’intervista alla radio Deutschlandfunk, ha ammesso la propria convinzione sul fatto che lo scandalo Volkswagen non abbia compromesso la forte reputazione di cui gode la Germania nel mondo in termini di affidabilità economica e commerciale.

Tuttavia, Merkel ha ammesso che le rivelazioni su quanto accaduto sono state “un fatto drammatico”, ma non tale da incidere nel lungo periodo su un’economia fondata sulle esportazioni. “Ritengo che la reputazione dell’economia tedesca, la fiducia nell’economia tedesca non sia stata scossa al punto da non farci più considerare una sede di impresa di valore“, ha detto la cancelliera tedesca. “Spero – ha aggiunto – che la Volkswagen provveda ora ad assicurare la necessaria trasparenza“.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.