Fantozzi compie 40 anni e torna al cinema!

Il capolavoro di Luciano Salce, tratto dai racconti di Paolo Villaggio, torna in sala in versione restaurata

Il 27 marzo 1975 faceva la sua comparsa nelle sale italiane il ragionier Ugo Fantozzi, personaggio creato dalla penna di Paolo Villaggio e che aveva già raggiunto una certa notorietà proprio nel mondo letterario grazie a una serie di racconti pubblicati nel 1971 dalla Rizzoli.

Con il film eponimo, però, Luciano Salce e Paolo Villaggio riscrivono le sorti della commedia italiana gettando in pasto ad un pubblico impreparato quella che poi sarebbe stata innalzata a maschera dell’italiano medio (quarant’anni prima della rielaborazione digitale di Maccio Capatonda). In un clima politico buio e confuso, ma evitando la rischiosa questione dello stragismo, Fantozzi punta il dito contro la classe media italiana, responsabile a modo suo del sonnambulismo di certa politica e della totale indifferenza verso le sorti del Paese.

Ostracizzato e massacrato dalla critica dell’epoca (che arrivò a definirlo “slegato e senza tempo”, nell’accezione più negativa del termine o ancora “girato alla meno peggio” come arrivò a scrivere l’Unità), è oggi uno dei punti cardine della nostra commedia e una delle critiche più forti al “sistema Italia”. Inutile spiegare in che modo ogni personaggio sia entrato pienamente nell’immaginario collettivo: dal protagonista perennemente in crisi (anche d’identità, si ricordi il classico storpiamento del nome in “Fantocci”) al ragionier Filini, dalla signorina Silvani al Megadirettore Galattico.

Per il quarantesimo anniversario dell’uscita, Fantozzi tornerà nelle sale italiane solo per tre giorni (26, 27 e 28 ottobre) in una versione completamente restaurata in 2K grazie alla Eagle Pictures. Anche Il secondo tragico Fantozzi seguirà le sorti del capostipite, venendo riproposto in sala (2, 3 e 4 novembre).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus