Ankara, bombe contro corteo pacifista, obiettivo i curdi: si aggrava bilancio, 47 morti (VIDEO)

La polizia ha sparato lacrimogeni e colpi in aria per disperdere i manifestanti, che avevano attaccato un’auto dopo le due esplosioni. Forse attacco kamikaze

Ankara –  Si è aggravato il bilancio delle due esplosiono avvenute nei pressi della stazione di Ankara, dove stavano affluendo i partecipanti alla manifestazione pacifista per chiedere la fine del conflitto contro il Partito Curdo dei Lavoratori (PKK).

I morti sono arrivati a 47, i feriti oltre 130.

Fonti del governo hanno confermato che si è trattato di un attacco terroristico e hanno riferito che si stanno verificando le indicazioni secondo cui l’autore sarebbe un kamikaze. Le vittime sono per lo piu’ manifestanti e tra i corpi c’erano molti striscioni e bandiere.

Il premier, Ahmet Davutoglu, ha convocato una riunione d’urgenza con i vertici della sicurezza. La polizia è intervenuta con i gas lacrimogeni, sparando anche in aria, per disperdere i manifestanti che avevano attaccato un’auto della polizia dopo le esplosioni.

La manifestazione, cui migliaia di persone erano accorse, era stata organizzata dai sindacati di sinistra Disk e Kesk e dagli ordini degli ingegneri e dei medici. Le esplosioni sono avvenute nella Hipodrum Street, dove i partecipanti si erano radunati per partecipare al corteo, che sarebbe poi partito nella vicina piazza Sihhiye.

Intanto il PKK ha annunciato un cessate il fuoco unilaterale e ordinato ai militanti di non attaccare forze di polizia ed esercito turco, se non in caso di legittima difesa. Lo ha annunciato la Reuters.

(Credit: AGI, Youreporter.it) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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