Colonia, Henriette Reker eletta nuovo borgomastro della città. Allarme affluenza: ha votato solo il 40% degli aventi diritto

La donna, laureata in giurisprudenza, si occupa da anni degli Affari Sociali della città e – in qualità di candidata indipendente nella lista Bündnis 90/Die Grünen – era sostenuta da una ‘coalizione arcobaleno’ costituita anche dai cristiano-democratici della Cdu di Angela Merkel e dai liberal democratici dell’FLP. Ha ottenuto il 52% dei voti, ma il calo dei votanti è un problema che la Germania deve affrontare, perché segno dell’inizio della crisi tra popolazione e istituzioni

Berlino – Henriette Reker è la nuova borgomastro di Colonia, città del Nord-Reno Westfalia, nella parte occidentale della Germania. Quale candidata indipendente nella lista Bündnis 90/Die Grünen era sostenuta da un’eterogenea coalizione comprendente anche i cristiano-democratici della CDU e i liberaldemocratici dell’FLP.

Sabato mattina Reker è stata accoltellata da un uomo di 44 anni, che ha agito perché mosso da xenofobia: per propria stessa ammissione, era contrario all’accoglienza degli immigrati in Germania. Con un passato nel partito neonazista, l’uomo è stato riconosciuto perfettamente in grado di intendere e di volere e sarà sottoposto a procedimento penale per tentato omicidio e lesioni gravi, senza poter beneficiare di alcuna attenuante.

La nuova borgomastro di Colonia è stata eletta con circa il 52% dei voti espressi, ma il dato preoccupante è che a votare è andato meno della metà degli aventi diritto, solo il 40%. Un campanello di allarme per la tenuta delle istituzioni tedesche, che potrebbe essere un segnale di scollamento tra la popolazione e il governo Merkel.

Se molti tedeschi hanno infatti accolto con favore l’arrivo degli immigrati illegali, spesso con documenti di dubbia autenticità e con una provenienza tutta da dimostrare, una maggioranza silenziosa ha sollevato velate critiche sulle quantità di persone arrivate e sulle modalità con cui questa accoglienza è stata imposta alla cittadinanza e alle comunità locali, spesso impreparate per questo compito non semplice.

Reker è la prima borgomastro donna della storia di Colonia e ha ricevuto la notizia all’Universitätsklinikum Köln – il policlinico universitario di Colonia – dove sabato è stata sottoposta a intervento chirurgico per rimediare alle ferite inferte dall’aggressore.

In carica dovrà affrontare il noto dei rapporti tra la significativa minoranza musulmana residente nella città e quel 60% di aventi diritto che non sono andati a votare, determinando una situazione non nuova, quella di un amministratore pubblico di grande rilievo eletto alla carica con meno del 25% dei consensi popolari in termini reali. Nonostante la tradizione di buon governo in Germania, Reker dovrà però confrontarsi con questa debolezza genetica della sua amministrazione e non potrà che tenere conto di chi ha rifiutato di votare in una condizione di oggettiva difficoltà, che gli immigrati rappresentano solo in parte.

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