I 10 film horror da vedere assolutamente ad Halloween

Dai più noti alle perle del passato per passare nel migliore dei modi la notte delle streghe

Siena – Halloween si avvicina, quindi è il momento migliore per gustarsi qualche buon film horror in compagnia o, perché no, in completa solitudine, così da rendere l’effetto “paura” alla sua ennesima potenza. Ce n’è per tutti i gusti, dai classici senza tempo alle piccole perle da riscoprire, fino ad arrivare a qualche piccola sorpresa che il passato recente ci ha riservato. Se, invece, non volete perdere l’appuntamento con la sala cinematografica, il consiglio è di non farvi scappare Crimson Peak, l’ultima fatica di Guillermo del Toro.

Rigorosamente in ordine sparso:

Sinister (Scott Derrickson, 2012)

Scott Derrickson è un regista da tenere d’occhio  e lo dimostra con questo film a basso budget capace di tenere desta l’attenzione per tutta la sua durata, abbracciando tutti gli stereotipi del genere (casa stregata) ma inserendoli soprattutto in un contesto narrativo che rende partecipe lo stesso spettatore. Come il protagonista, il pubblico, infatti, rivede i filmini da cui si snoda l’intera vicenda chiedendone ancora di più, fino ad un finale che ha la potenza e la forza di rimettere tutto in discussione, senza per questo apparire posticcio.

Babadook (Jennifer Kent, 2014)

Di questo film avevamo già parlato all’epoca della sua uscita nelle sale e non possiamo esimerci dal citarlo anche in questa classifica. Primo, perché è la dimostrazione (insieme al sopracitato Sinister e ad altri buoni e recenti tentativi) che il genere horror sta conoscendo una seconda giovinezza, da quando si è scelto di puntare sulle storie più che sugli effetti speciali, e più sui giovani talenti; Jennifer Kent è una di questi e, scommettiamo, vi farà tremare di paura, fino a farvi schizzare via dalla comoda poltrona di casa vostra.

Re-Animator (Stuart Gordon, 1985)

Nella metà degli anni Ottanta piombò come un fulmine a ciel sereno, ma solo in seguito fu riscoperto ed attualmente è considerato un cult da molte generazioni di appassionati. Stiamo parlando dell’esordio alla regia di Stuart Gordon che insieme all’amico Brian Yuzna donò nuova linfa al genere horror, utilizzando nient’altro che il potere della creatività. Dotato di un’eccellente qualità artistica, il duo riesce quasi a far passare in secondo piano la scarsa disponibilità di mezzi e a ricostruire un immaginario macabro e seducente, ispirato al grande H.P. Lovecraft.

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La maschera del demonio (Mario Bava, 1960)

Come non inserire in questa classifica il precursore di tutti i grandi registi che dedicarono la loro vita al genere gotico, che col suo gusto visivo finì per plasmare molte generazioni: da Tim Burton a Dario Argento, da Guillermo del Torno al duo Yuzna/Gordon, tutti devono qualcosa a Mario Bava e il suo esordio alla regia, dopo anni trascorsi come direttore della fotografia, sembra quello di un veterano. Al di là delle mille invenzioni di cui è farcito, il film crea un vero e proprio immaginario dell’orrore, dannatamente moderno e sfruttato ancora oggi.

La notte dei morti viventi (George A. Romeo, 1968)

George A. Romero. Basterebbe solo citare il nome per far riecheggiare gli ululati o i lamenti dei non morti. È il primo capitolo della serie sui morti viventi e vero e proprio capostipite di un genere che da allora venne saccheggiato nei modi più disparati e impensabili, ma che solo Romero riuscì a caricare di una denuncia sociale e politica così estrema e fruibile al medesimo tempo. Un film che non risparmia nessuno, che mostra un’umanità già condannata e senza possibilità di redenzione. Lo scenario perfetto per la notte delle streghe.

Il mistero di Sleepy Hollow (Tim Burton, 1999)

In questa stessa pagina citavamo proprio l’influenza di Mario Bava su Tim Burton: Il mistero di Sleepy Hollow ne è la prova più concreta, fatta di rimandi a quelle atmosfere, se non proprio di citazioni esplicite (la scena d’apertura, ad esempio). Burton, da genio puro qual è, infarcisce il racconto di Irving della sua riconoscibilissima ironia e ci consegna un esempio di cinema gotico puro, con un Johnny Depp irresistibilmente spaesato.

Gli invasati (Robert Wise, 1963)

Ancora un esempio di gotico. Se amate i classici non potrete certo farvi sfuggire questo esempio diretto dal grande Robert Wise, che punta tutto il suo irresistibile fascino sulla costruzione protagonista: la temibile Villa Crain. Praticamente privo di effetti speciali, il film è dotato di un ottimo e inquietante comparto sonoro e delle interpretazioni memorabili di un cast ispiratissimo, soprattutto la protagonista Julie Harris, che da sola racchiude tutta l’inquietudine frutto della malvagia influenza della magione. Tratto dal romanzo di Shirley Jackson, ebbe anche un remake assolutamente da dimenticare nel 1999.

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Suspense (Jack Clayton, 1961)

Diretto da Jack Clayton, Suspense (come è stato tradotto dall’originale The Innocents) è l’adattamento cinematografico del racconto Il giro di vite, di Henry James; il film riesce a restituire tutta la sconcertante ambiguità del materiale letterario, compreso il sottile gioco tra soggettività e oggettività, vero motore dell’azione e vortice di emozioni per lo spettatore, ben consapevole nel percepire con quale personaggio schierarsi, fino a un finale che rimette tutto in discussione. Inoltre, è rimarcabile l’uso delle luci e della profondità di campo, capaci di riprodurre al meglio la lezione dell’espressionismo tedesco.

L’esorcista (William Friedkin, 1973)

Benché sia da sempre considerato, a ragione, il più terrificante film di tutti i tempi, è bene citare L’esorcista come una delle massime espressioni del suo regista: William Friedkin. Egli, infatti, non è tanto interessato all’aspetto horror della vicenda (che ovviamente riproduce al massimo della sua ispirazione), quanto ai suoi contorni da thriller religioso, che spingono il ritmo della narrazione fino a raggiungere l’apice nel finale, che altrimenti sarebbe risultato inefficace. Un must per ogni appassionato che si rispetti.

Halloween/Fog (John Carpenter, 1978/1980)

[Doppio Carpenter] Indubbiamente presente in ogni genere di classifica, da quelle dei film horror a, perché no, in quelle dei più grandi film di tutti i tempi, Halloween è uno dei capolavori partoriti dal genio visionario di John Carpenter. Se non lo avete mai visto, non c’è nottata migliore di quella delle streghe; se, invece, ne conoscete persino le battute a memoria, non vi resta che ripiegare sul meno noto e sottovalutato Fog, terrificante favola della buona notte.  

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Menzioni speciali:

Non aprite quella porta (1974), Poltergeist – Demoniache presenze (1982), Quella casa nel bosco (2012), Nightmare – Dal profondo della notte (1984), The Exorcism of Emily Rose (2005), The Others (2001), Suspiria (1977), L’evocazione – The Conjuring (2013), Inferno (1980), Carrie – Lo sguardo di Satana (1976), La casa 2 (1987), Il gabinetto del dottor Caligari (1920), Macabro (1980), Shining (1980).

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