Il ‘j’accuse’ di Orban: “Europa tradita da una cospirazione sulla crisi dei migranti”

Il premier magiaro identifica il complotto nelle “sinistre europee” che “minano gli Stati nazione” con il contributo di ‘movimentatori di soldi‘ e di leader non eletti. Difficile pensare che la crisi dei migranti non sia stata prevista da Paesi “con servizi di intelligence altamente organizzati”

Budapest – L’Europa è stata tradita sulla crisi migratoria da una cospirazione della sinistra, di influenti “movimentatori di soldi” e di leader non eletti. Questa la riflessione grave e fondata di Viktor Orban, premier conservatore ungherese, in prima linea nella politica contro l’immigrazione incontrollata che ne ha motivato la chiusura del confine tra Ungheria, Serbia e Croazia. Difficile non pensare a George Soros, tra i movimentatori di soldi, a Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea, e a Donald Tusk, presidente stabile del Consiglio Europeo, in tema di leader non eletti.

Orban ha lanciato una denuncia grave: “l’Europa è stata tradita, se non ci indigniamo per questo, il Continente non sarà più dei cittadini che ci vivono“. Infatti il premier ungherese ha citato espressamente il miliardario magiaro George Soros, come uno di quei “movimentatori di soldi ben organizzati, quelli che pensano alle spalle degli stati-nazione e dei leader mai eletti” i cui piani potrebbero diventare realtà.

Orban ha poi parlato di una strategia delle sinistre europee per minare gli Stati e ha aggiunto che è “difficileimmaginare che Paesi “con servizi di intelligence altamente organizzati” non fossero preparati per il flusso di migliaia di rifugiati in Europa.

Un’osservazione che anche il più sprovveduto degli analisti di intelligence e di sicurezza internazionale ha fatto, anche da molto tempo, e che apre uno squarcio di luce sulla illegittimità di scelte che minano la sicurezza della popolazione europea giorno dopo giorno in misura crescente.

Con l’occasione, il premier magiaro ha poi attaccato ancora una volta il sistema delle quote di ricollocamento dei rifugiati nell’Ue e ha detto che Budapest si batterà per contrastare questo sistema, perché “quello che sta accadendo non ha basi democratiche“.

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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