Legge di stabilità, Chiamparino: “Con tagli a rischio farmaci salvavita”. Renzi bullesco: “ora ci divertiamo”

Le Regioni lanciano l’allarme sulle coperture per i livelli minimi di assistenza e anche i tecnici di Camera e Senato esprimono riserve. Ma il presidente del Consiglio, secondo indiscrezioni, avrebbe risposto in modo bullesco e maleducato, mostrando la vera natura della rottamazione renziana: la maleducazione restauratrice della partitocrazia

Roma – Allarme sanità con i tagli previsti dalla legge di stabilità. Sembra un calembour, è la realtà prospettata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino (presidente della Regione Piemonte), che paventa il rischio di far venir meno l’assistenza sanitaria per i farmaci salvavita.

Nel corso di un’audizione al Senato sulla manovra economica, Chiamparino ha rilevato che da una parte “è positivo” l’aumento di un miliardo di euro dei fondi per la sanità rispetto allo scorso anno, dall’altra alle Regioni “manca almeno un miliardo per affrontare le scadenze dei contratti, dei nuovi Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr), di farmaci innovativi e dei vaccini”.

Se non cambiano questi dati“, ha aggiunto Chiamparino, “potremmo poter arrivare a un livello tale che, ad esempio, la centesima persona che arriva e ha bisogno di un farmaco salvavita si sente dire di no perché le regioni non hanno i soldi per acquistarlo“.

I tagli contenuti nella legge di stabilità e relativi al periodo 2017-2019 “rischiano di determinare forti criticità per l’esistenza stessa del sistema regionale“, ha proseguito il presidente del Piemonte, paventando il rischio di un aumento dei ticket sanitari e delle tasse locali. “Due terzi della spending review sono a carico delle regioni”, ha detto ancora Chiamparino, sottolineando che si rischia “un azzeramento completo dei fondi per le politiche sociali e per l’istruzione” oppure si rischia “di toccare in maniera consistente il fondo per il trasporto pubblico locale“.

Le risorse che derivano dalla spending review (taglio della spesa, ndr), ha ricordato Chiamparino, ammontano a 5,9 miliardi di euro. “Qualcosa più di 4 miliardi sarà a carico del sistema regioni” di cui “2 miliardi provengono dalla sanità e il resto dall’extra sanità“.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi non ha preso bene i rilievi mossi da Chiamparino. Il suo staff ha fatto trapelare in modo furbesco che Renzi convocherà le Regioni, probabilmente mercoledì, per discutere della legge di stabilità. Ma al contempo, lo staff di Renzi ha fatto emergere anche un commento bullesco e maleducato del presidente del Consiglio dei Ministri: adesso con le Regioni ci divertiamo, ma sul serio“, avrebbe commentato con i propri collaboratori, dopo il duro attacco di Chiamparino.

La misura della cultura di governo e delle istituzioni di questo esecutivo para-fascista, che pensa di rottamare in modo fasullo e di attuare – al contrario – una vera e prorpia restaurazione della partitocrazia più becera e ignorante.

Tuttavia, anche i tecnici del Servizio di bilancio di Camera e Senato hanno manifestato alcune preoccupazioni per le conseguenze dei tagli imposti dal Governo in un documento in cui giudicano “utile una valutazione del Governo in merito alla effettiva praticabilità” dei tagli.

Un warning motivato dal fatto che “le Regioni sono tenute all’erogazione del contributo nel rispetto del finanziamento dei livelli essenziali di assistenza e dunque il margine di intervento sulle diverse voci di bilancio su cui intervenire appare ristretto”.

Nel mirino dei tecnici anche l’aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale che dovrebbe sostituire il gettito Tasi per le prime case, e di quello Imu per i terreni agricoli, che “limita la possibilità di manovra dei Comuni”. Il meccanismo di compensazione del mancato gettito, secondo questa valutazione, “può determinare un irrigidimento dei bilanci comunali in quanto limita la possibilità di manovra dei Comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame”.

(Credit: askanews) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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