L’ottava belva: è caccia al jihadista fuggitivo, allarme Interpol. Forse diretto in Italia

Dei tre fratelli attentatori, uno sarebbe in fuga verso il nostro Paese

Parigi – Il presidente francese François Hollande chiederà di estendere di altri tre mesi lo stato di emergenza proclamato in Francia nelle ore seguenti l’attacco islamista. Lo hanno annunciato ieri fonti dell’Eliseo, spiegando che sarà presentato un progetto di legge ad hoc all’Assemblea Nazionale.

Ma nelle ultime 48 ore è scattata una imponente caccia all’uomo in Belgio e in Francia, alla ricerca dell’ottavo terrorista che ha preso parte al massacro di venerdì sera a Parigi.

Tre degli attentatori suicidi erano francesi,assicurano gli inquirenti, e venivano dal Belgio, mentre altri tre sono fratelli: uno di questi è in fuga, un altro sarebbe morto e un altro ancora è stato arrestato in Belgio. Il sospettato abitava nel quartiere di Molenbeek a Bruxelles. Nei suoi confronti è stato emesso un mandato di arresto internazionale. Si tratta di Abdeslam Salah. La polizia francese  ha diramato la sua foto su Twitter, segnalandone la pericolosità e il fatto che potrebbe essere armato.

L’Interpol è stata avvisata sul fatto che Salah potrebbe essere diretto in Italia e a questo fine sono state adottate tutte le misure visibili e non per affrontare l’eventuale materializzazione di questo terroristi in Italia.

Intanto è stato identificato il cadavere di un secondo attentatore. Finora era stato identificato solo il 29enne Omar Ismail Mostefai, delinquente macchiatosi di crimini comuni prima di convertirsi all’Islam radicale.

“Altri due terroristi morti la notte del 13 novembre sono stati identificati oggi dalle loro impronte digitali”, afferma la Procura in un comunicato, in cui si specifica che si tratta di cittadini francesi residenti in Belgio.

I due, che  avevano 20 e 31 anni, sono tra i kamikaze che hanno agito allo Stade de France e in un bar dell’11° Arrondissement. Un cittadino francese era stato identificato come attentatore nella prima fase delle indagini dopo il massacro.

Le due auto noleggiate in Belgio, invece, sono quelle trovate vicino al Bataclan e al famoso cimitero di Pere Lachaise. Sabato la polizia belga aveva effettuato diverse perquisizioni a Molenbeek, quartiere di Bruxelles in cui risiedono numerosi immigrati. Gli arresti, almeno 7, potrebbero avere “un legame – aveva detto il ministro della Giustizia, Koen Geens – con la Polo grigia noleggiata in Belgio”.

La procura belga ha interrogato sette persone arrestate nelle scorse ore perché sospettate di essere coinvolte negli attentati. Sempre in Belgio erano state noleggiate due auto usate per gli attacchi.

Il ministro degli Interni francese,Bernard Cazeneuve, ha chiesto che si tenga con urgenza un summit di tutti gli omologhi a livello Ue dopo il massacro di venerdi’ sera. La riunione si terra’ il 20 novembre a Parigi e avra’ l’obiettivo di attuare le misure gia’ discusse in precedenza.

Il numero delle vittime, intanto, è arrivato a 132.

(Credit: AGI) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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