L’indecente vilipendio prima di Turchia-Grecia: fischi e urla “Allah U Akbar!” (VIDEO)

Mentre a Wembley si celebrava la solidarietà e la fraternità anglo-francese, allo stadio di Istanbul gli spettatori turchi facevano cadere su di loro il velo dell’ignominia, fischiando nel minuto di silenzio in memoria delle 132 vittime della strage di Parigi

Istanbul – La partita amichevole tra Turchia e Grecia è stata macchiata di ignominia, ieri sera all’Atatürk Olimpiyat Stadyumu, lo stadio olimpico intitolato al padre della Turchia moderna, oggi in preda alle convulsioni islamiste e vicina al deragliamento dalle rotaie democratiche e laiche in cui l’aveva indirizzata proprio il padre della patria.

Fischi, cori e urla: tutto questo ha lordato il minuto di silenzio in ricordo delle vittime della strage di Parigi, che ha preceduto il match, davanti al Primo Ministro turco Ahmet Davutoglu e all’omologo greco Alexis Tsipras.

Non appena è scattato il tributo alle vittime della strage di Parigi, dalle tribune i tifosi turchi hanno urlato ‘Allahu akbar’, ‘Allah è grande’, il grido di battaglia dei jihadisti islamici.

ECCO IL VIDEO

La partita, per la cronaca, è finita in parità (0-0), ma la Turchia ne è uscita sconfitta sul piano etico e politico, confermando la doppiezza con cui la maggior parte del Paese – spinta dall’avventurismo di Erdogan – appoggia la svolta islamica.

Sui social è stato osservato che la squadra della Grecia avrebbe dovuto abbandonare gli spalti, per manifestare la propria contrarietà verso questo comportamento indecente. Una considerazione comprensibile, forse anche in parte condivisibile, ma difficile da attuare se non mettendo in pericolo l’intera struttura sportiva, che avrebbe potuto scivolare in una rivolta dalle imprevedibili conseguenze.

Tuttavia, la FIFA dovrebbe invece prendere provvedimenti, infliggendo alla federazione turca una sanzione esemplare per un comportamento vergognoso.

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