L’ISIS pubblica la foto della bomba che ha distrutto l’Airbus russo in Sinai. Putin e al-Sisi: “azione globale”

Sull’ultimo numero della rivista ufficiale del sedicente Stato Islamico dell’Iraq e di al-Sham pubblicata la foto dell’ordigno rudimentale che ha prodotto la morte di 224 persone sui cieli del Sinai. Introdotto nell’aereo grazie alla superficialità dei controlli di sicurezza dell’aeroporto egiziano

Il Cairo – I jihadisti del sedicente Stato Islamico dell’Iraq e di al-Sham (ISIS) hanno postato sul web una foto che ritrae una bomba rudimentale (IED, Improvvised Explosive Device) che sarebbe stata utilizzata per fare esplodere l’aereo russo della Metrojet 23 minuti dopo il decollo dall’aeroporto di Sharm el-Shaikh il 31 ottobre scorso dall’aeroporto di Sharm el-Sheikh.

La foto della bomba è stata pubblicata sul numero 12 di Dabiq, la rivista online dell’autoproclamato califfato islamico. Accanto a quella della bomba è stata pubblicata un’immagine del relitto dell’aereo russo precipitato sulla Penisola del Sinai e una dei “passaporti dei crociati morti ritrovati dai mujahedin”, come recita la didascalia.

Lo Stato Islamico, nell’ultimo numero della sua rivista, ha pubblicato una selezione dei suoi attentati, tra cui appare quello della bomba sull’aereo russo. Nell’articolo viene indicata la data del 31 ottobre quando “i soldati del Califfo sono riusciti ad abbattere un aereo russo sopra la Provincia del Sinai. A bordo c’erano più di 220 russi crociati. Tutti morti. E questo è per dimostrare ai russi e ai loro alleati che non avranno pace nei territori e nei cieli dei musulmani. L’uccisione, da parte loro, di decine di persone attraverso i loro raid porterà loro solo disgrazie e verranno uccisi, come loro uccidono. A Dio volendo“.

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L’azione era stata rivendicata lo stesso 31 ottobre dalla ‘Provincia del Sinai’, cellula egiziana dell’Is. A bordo dell’Airbus A321 russo viaggiavano 224 persone, nessuna è sopravvissuta.

Il quotidiano russo Kommersant, citando esperti a Mosca dell’intelligence russa e dell’Aviazione vicine alle indagini sull’attentato, ha riferito che la bomba sarebbe stata piazzata sotto il sedile di un passeggero situato accanto al finestrino.

La rivelazione, se confermata, smentirebbe quanto sostenuto inizialmente sull’attacco, ovvero che sarebbe stato provocato da una bomba collocata nella stiva. Secondo le fonti, l’analisi di un foro su una sezione dell’A321 indica che “l’esplosione è avvenuta all’interno dell’aereo“.

La bomba apparentemente è esplosa nella parte posteriore della carlinga, in prossimità della coda dell’aereo. Di conseguenza, la coda si è distaccata e il resto dell’aereo è andato in pezzi, provocando la morte immediata di tutte le persone a bordo a causa di un drastico calo di pressione all’interno“, ha dichiarato uno degli esperti.

Telefonata tra Punti e al-Sisi – Il presidente egiziano Abd al-Fattah al-Sisi e il suo omologo russo Vladimir Putin in una conversazione telefonica hanno sottolineato l’importanza di “rafforzare la cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo“.

L’Egitto comprende il dolore del popolo russo amico per l’aereo precipitato” nel Sinai, ha detto al-Sisi nella sua telefonata a Putin, come riferito dal portavoce della presidenza egiziana, Alaa Yousef. Per i due capi di Stato è necessario “un approccio internazionale globale che preveda l’adozione di misure ferme e preventive contro le forze estremiste e terroriste che colpiscono ormai tutti i Paesi del mondo senza distinzione“, ha riferito il portavoce.

(AdnKronos)

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