San Pio: lamenti laici, cattolici pavidi, pastori indegni

L’esposizione delle reliquie di San Pio da Pietralcina ha sollevato sui social uno strascico di polemiche spesso espresse in modo incivile da chi, invece, propaganda civiltà e rispetto per ogni forma di cultura altrui, salvo bersagliare i riti cristiani e cattolici di ogni genere di improperio. Non se ne può più!

I cattolici, credenti e financo bigotti, facciano attenzione: fra un po’ non avranno più nemmeno diritto di parola. La loro pavidità li sta perdendo.

Su Facebook si levano alti lai delle legioni di sedicenti laici democratici contro il viaggio della teca della salma di San Pio a Roma. Prima lamentano il “rito macabro” di esporre un morto, poi parlano di simonia, di idolatria e infine lamentano gli intralci alla circolazione causata dalle migliaia di devoti assiepati lungo il percorso.

Sono gli stessi laici democratici che vogliono dettare legge nella Chiesa, ne disconoscono il magistero e la gerarchia, piccandosi di non farne parte, in quanto atei e miscredenti, e quindi liberi e libertari. Ma a loro esclusivo uso e consumo, perché poi vogliono rimuovere il Crocifisso dai luoghi pubblici, perfino dall’ingresso dei cimiteri, non amano gli interventi a sostegno delle scelte cristiane, predicano l’azzeramento della tradizione cristiana, non tollerano che il credente si comporti, segua gli insegnamenti ecclesiali, ne esibisca i simboli e le ritualità, in nome del multiculturalismo, dell’integrazione che eventualmente presupporrebbe la convivenza senza annullamenti.

Così non perdono occasione per rivendicare diritto di parola per poi negare i diritti degli altri, spesso con interventi volgari e talvolta con vere e proprie aggressioni fisiche. Venerare la salma di San Pio, esporre le sue spoglie, affollare strade, piazze, chiese in suo nome è un diritto inalienabile, che non può essere volgarmente irriso.

Nessuno obbliga a pregare, venerare quelle spoglie, ma nessuno può negare il diritto di farlo.

I cattolici sono avvertiti e Papa Francesco ne prenda atto: la sua finezza gesuitica non può e non deve consentire che il gregge sia disperso dai lupi perché guidato da pastori pavidi e indegni.

© ULDERICO PIERNOLI – RIPRODUZIONE RISERVATA (Foto Adnkronos)

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