Due kiwi al giorno tolgono tanti ‘problemi’ di torno

Le proprietà del gustoso frutto sono state al centro dell’International Symposium on Kiwifruit and Health, svoltosi a Tauranga in Nuova Zelanda, promosso dal Riddet Institute e Zespri, il più noto produttore neozelandese. Italia ha oggi il primato mondiale della produzione di kiwi

Auckland – Il kiwi frutto della salute. Le straordinarie proprietà del gustoso frutto originario della Nuova Zelanda sono state al centro dell’International Symposium on Kiwifruit and Health, svoltosi di recente a a Tauranga, in Nuova Zelanda, con il patrocinio del Riddet Institute  e il supporto di Zespri, il più importante produttore di kiwi del Paese australe. 

Per la prima volta, circa 200 esperti di nutrizione da tutto il mondo hanno ragionato sul ruolo del kiwi all’interno della dieta quotidiana, presentando i più recenti studi, alcuni dei quali ancora in corso, sui benefici di questo frutto sulla salute dell’uomo. Il kiwi favorisce la digestione, l’assunzione di vitamina C e attiva la funzione metabolica, è un toccasana per l’equilibrio intestinale ed ha benefici per le persone affette da diabete.

Siamo felici di aver riunito in un unico luogo così tanti esperti di livello internazionale a dibattere di salute e in particolare del frutto del kiwi, su cui, a livello mondiale, sono continui gli investimenti per studiare i suoi benefici“, ha dichiarato Paul Moughan, co-direttore del Riddet Institute e fisiologo di fama internazionale.

I risultati emersi dalle sessioni del convegno hanno confermato le qualità del kiwi e la capacità di regolare il livello di zuccheri nel sangue; migliorare le funzioni intestinali, grazie alla presenza dell’actidinina, un enzima naturale che – aumentando la ripartizione delle proteine, facilita la digestione, delle fibre e di altri componenti unici; di aumentare le difese immunitarie, grazie alla grande concentrazione di vitamina C presente nella polpa.

Secondo Jacob Seidell, uno dei maggiori esperti di obesità a livello mondiale della Vrije Universiteit di Amsterdam, “oggi esiste un consenso generale che identifica negli alimenti poveri di nutrienti uno dei fattori chiave del crescente tasso di obesitàe delle patologie correlate – nel mondo. Al contrario, l’assunzione di alimenti ricchi di sostanze nutritive a bassa densità energetica, come i kiwi, è associata a migliori condizioni di salute“.

Siamo entusiasti dei risultati emersi dal simposio, che confermano, con rigorosi studi scientifici, la scelta di salute di un numero sempre più grande di consumatori di kiwi“, ha invece commentato Juliet Ansell, dirigente del centro di ricerche sulla salute e sulla nutrizione di Zespri, il più importante produttore di kiwi neozelandese.

Durante il convegno sono stati ricordati alcuni dati essenziali. Per esempio, circa il 30% della popolazione mondiale è affetto da almeno uno dei più ricorrenti disturbi gastrointestinali funzionali, come dispepsia e sindrome del colon irritabile. La costipazione cronica è un disturbo assai diffuso e il disturbo più comune, con impatti notevoli sulla salute degli individui e sulla qualità della vita, anche di carattere sociale.

A questi problemi si può rimediare con un concorso di buone pratiche, anzitutto con un’alimentazione corretta. Il kiwi rientra nelle scelte protese alla prevenzione, grazie alla capacità del frutto di migliorare la funzione intestinale. Qualità mostrate anche da Richard Gearry, dell’Università di Otago, Nuova Zelanda, che ha presentato i risultati di uno studio clinico multicentrico sugli effetti del kiwi sulla funzione digerente e intestinale, che ha avuto l’obiettivo di dimostrare l’efficacia del frutto come sollievo per una popolazione di adulti che soffre di stitichezza e di sindrome da colon irritabile, quindi funzionalmente affetti da stipsi.

I risultati hanno dimostrato che due kiwi al giorno – nello studio sono stati utilizzati i Zespri Green – migliorano in modo significativo la funzione intestinale e, soprattutto, non causano diarrea nelle persone sane,  migliora la funzione digestica, con un forte impatto sulla qualità di vita delle persone che soffrono di stitichezza.

Altro effetto rilevato, considerato che lo scarso controllo dello zucchero nel sangue è collegato a malattie legate all’obesità, come il diabete e le malattie cardiovascolari croniche, l’impatto glicemico dei kiwi ha dimostrato che l’inclusione del frutto nella dieta, a parziale sostituzione di alimenti a base di amico di cereali, come patate e riso, rappresenta un’efficace strategia alimentare per ridurre la glicemia e migliorare il profilo nutrizionale complessivo.

I kiwi contengono infatti polisaccaridi non digeribili e altri elementi, compresi polifenoli, grassi e acidi organici, proteine, vitamine e minerali che possono alterare e migliorare l’ecologia microbica nell’intestino crasso.

La fermentazione dei kiwi determina nell’intestino una microflora arricchita di batteroidi, parabatteroidi e bifidobatteri, positivamente correlati alla salute attraverso vari meccanismi, tra cui il rafforzamento dell’integrità della barriera intestinale, l’attivazione di composti antibatterici e il rinvigorimento del sistema immunitario.

Dal 1980, l’Italia ha scalzato la Nuova Zelanda dal primato di produzione dei kiwi a livello mondiale, con produzioni autoctone aventi elevate qualità e con una varietà di tipologia interessante. In testa alla classifica, il Veneto, il Piemonte, l’Emilia Romagna e il Lazio.

(Credit Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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