Contro il nazislamismo serve la fermezza di Winston Churchill. Uniti per la Vittoria!

La lotta contro l’islamismo politico rievoca quella contro il nazismo. Il 13 Maggio 1940, il Primo Ministro britannico tenne il suo primo discorso alla Camera dei Comuni*, un discorso storico, in cui Churchill preannunciò la posta in gioco, la Libertà della Gran Bretagna e dell’Europa dal giogo nazista. Un discorso perfettamente adattabile a quanto accade oggi e che mostra peraltro perché la Brexit sarebbe una stupidaggine

Il jihadismo islamista ha dichiarato guerra al Mondo Libero e ogni giorno musulmani che aderiscono al progetto imperialista islamico colpiscono come soldati in ambiente non ortodosso, per annientare la resistenza all’orrore dell’uomo che si arroga il diritto di interpretare la volontà di Dio.

In questi tempi terribili, l’Occidente e il Mondo Libero agiscono con difficoltà e in modo disunito. Servirebbe invece unità di intenti, coraggio storico e senso della missione nei decisori politici e tra gli opinion makers. Servirebbe quello spirito combattente con cui il Primo Ministro britannico Winston Churchill svegliò la Gran Bretagna con il suo primo discorso* alla Camera dei Comuni del 13 Maggio 1940, passato alla storia come quello del “sangue, fatica, lacrime e sudore“.

Prima che sia troppo tardi e che costi di più, muoviamoci contro l’orrore nazislamista, per difendere le Libertà europee e occidentali, costate secoli di sangue, lotte, sacrifici.

Per questo, rileggiamo le parole di Churchill alla luce dei fatti contemporanei, con l’auspicio possano illuminare i cittadini europei e, anzitutto, quelli britannici, nell’approssimarsi del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea (Brexit).

Una eventuale vittoria del  costituirebbe un errore tragico per la sopravvivenza dell’Europa tout court, perché nessuno Stato europeo si salverà da solo.

Discorso del Primo Ministro del Regno Unito, Sir Winston Churchill, alla Camera dei Comuni, 13 Maggio 1940

Lo scorso venerdì sera ho ricevuto da Sua Maestà l’incarico di formare un nuovo governo. C’era l’evidente volontà del Parlamento e della nazione che questo fosse concepito sulle basi più larghe possibili e che includesse tutti i partiti. Ho già completato la parte più importante di questo compito. È stato formato un gabinetto di guerra di cinque membri, rappresentante – con il Partito laburista, l’opposizione, e i Liberali – l’unità della nazione.

Era necessario che questo venisse fatto in un solo giorno in considerazione dell’estrema urgenza e durezza degli eventi. Altre posizioni chiave sono state completate ieri. Sottoporrò un’ulteriore lista al Re questa notte. Spero di completare domani l’indicazione dei ministri principali. L’indicazione di altri ministri richiede di solito un po’ più di tempo.

Confido che quando il Parlamento si riunirà di nuovo, questa parte del mio compito sarà completa e che l’amministrazione sarà completa in ogni aspetto. Ritengo nel pubblico interesse di chiedere allo Speaker che il Parlamento sia convocato oggi. Alla fine dei lavori di oggi, l’aggiornamento del Parlamento sarà proposto entro il 21 maggio, con l’eventualità di riunioni anticipate in caso di necessità. In questa eventualità ciò sarà notificato ai membri del Parlamento appena possibile.

Invito ora il Parlamento ad approvare una risoluzione che registri il suo consenso per i passi intrapresi e dichiari la sua fiducia nel nuovo governo. La risoluzione: “Il Parlamento approva la formazione di un governo che rappresenta l’unità e l’inflessibile determinazione della nazione di proseguire la guerra con la Germania fino ad una conclusione vittoriosa”.

Formare un’amministrazione di questa entità e complessità è in se stesso un compito difficile. Ma noi siamo nella fase preliminare di una delle più grandi battaglie della storia. Siamo in azione in molti altri punti — in Norvegia e in Olanda — e dobbiamo essere pronti nel Mediterraneo.

La battaglia dell’aria è in corso e molti altri preparativi devono essere predisposti qui in patria. In questa crisi penso di dover essere scusato se oggi non mi rivolgo al Parlamento in modo esteso, e spero che i miei amici e colleghi o i precedenti colleghi che sono coinvolti nella ricostruzione politica, concederanno tutte le attenuanti per ogni carenza cerimoniale con la quale è stato necessario agire.

Dico al Parlamento come ho detto ai ministri di questo governo, che non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore.

Abbiamo di fronte a noi la più terribile delle ordalìe. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e sofferenza.

Voi chiedete: qual è la nostra linea politica?

Io rispondo: fare la guerra per terra, mare, aria. Guerra con tutta la nostra potenza e tutta la forza che Dio ci ha dato, e fare la guerra contro una mostruosa tirannia insuperata nell’oscuro e doloroso catalogo del crimine umano.

Questa è la nostra linea politica.

Voi chiedete: qual è il nostro obiettivo?

Posso rispondere con una parola. È la vittoria. Vittoria a tutti i costi, vittoria malgrado qualunque terrore, vittoria per quanto lunga e dura possa essere la strada, perché senza vittoria non c’è sopravvivenza. Che sia chiaro. Nessuna sopravvivenza per l’Impero britannico, nessuna sopravvivenza per tutto ciò su cui l’Impero britannico si è retto. Nessuna sopravvivenza per per l’anelito, la forza motrice dei tempi, che l’umanità muova avanti verso il suo traguardo.

Assumo il mio incarico con slancio e speranza. Sono sicuro che i popoli non permetteranno che la nostra causa sia sconfitta. In questo frangente, in questo momento, mi sento in diritto di chiedere l’aiuto di tutti e di dire: “venite dunque, andiamo avanti assieme con le nostre forze unite“.

20160615-winston-churchill-signatures-800x120

*Dopo il conferimento dell’incarico di formare il Governo

[Testo tratto da http://www.perlaretorica.it/wp-content/uploads/2015/06/Winston-Churchill-Sangue-fatica-lacrime-e-sudore.pdf, traduzione da: http://www.warfare.it/documenti/churchill.html]

© RIPRODUZIONE PARZIALMENTE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus