Isis ordina l’attacco di strutture turistiche, il sequestro e la decapitazione di spagnoli

In un articolo su al-Wafa, l’Isis ordina di attaccare luoghi turistici in Spagna, per vendicare le vittime islamiche della Reconquista del 1212. Foreign Office invia allerta ai turisti britannici: spiagge presidiate

Madrid – Il 19 Aprile scorso, il BND (Bundesnachrichtendienst, il servizio segreto estero federale della Germania), lanciò l’allarme per attacchi programmati dalle milizie jihadiste dello Stato Islamico (ISIS) aventi per obiettivo le spiagge di Spagna, Francia e Italia.

L’anticipazione era stata divulgata da ‘Bild’, che però citava la filiera dell’informazione, proveniente sì da fonti del BND coperte da anonimato, ma che però rivelavano la vera fonte della notizia: i servizi segreti italiani (noi ne demmo notizia qui).

Subito dopo si levò il coro dei critici, che etichettarono la notizia come assurda, pericolosa, inutile, perfino una boutade.

Dopo l’attacco a Nizza del 14 Luglio scorso, il tema è ritornato in auge, svelando la verità: mentivano coloro che assicuravano si trattasse di una notizia falsa.

Qualche giorno fa, i media britannici e spagnoli hanno rilanciato il contenuto di un articolo della rivista dello Stato Islamico (ISIS), al-Wafa, in cui si ordina l’attacco contro strutture turistiche spagnole e si ordina il sequestro e la decapitazione di turisti per terrorizzare la Spagna e per vendicare le vittime islamiche della Reconquista spagnola e, in particolare, della battaglia di Las Navas de Tolosa del 1212, che anticipò la sconfitta islamica e la perdita dei possedimenti islamici nella Penisola Iberica.

Nell’articolo, “Spain (of) Fernando, We Vow Revenge” (Spagna di Fernando, cerchiamo la vendetta, ndT), l’autore Abu Marya Al-Aseef lancia l’appello ai combattenti islamisti di usare esplosivi, mitragliatrici e camion (per compiere attacchi simili a quello di Nizza) per assalire gli spagnoli e vendicare “i crimini commessi dalla Spagna contro i musulmani”. Gli obiettivi da preferire, secondo questo jihadista, dovrebbero essere bar, nightclub, cinema, caffè, aerei e aeroporti.

Ma Al-Aseef allarga lo spettro delle possibilità di attacco jihadista anche al di fuori della Spagna, invitando i musulmani di Marocco, Tunisia, Algeria, Mauritania e Libia a rapire spagnoli e decapitarli o, in alternativa, a usarli come ostaggi da scambiare con jihadisti incarcerati nei penitenziari spagnoli ed europei.

Il Foreign and Commonwealth Office britannico ha preso la minaccia sul serio, diramando un alert ai turisti che villeggiano in Spagna, stimati in almeno 12 milioni all’anno. Nel warning si fa presente che in Spagna l’allarme terrorismo è elevatissimo e si invitano i cittadini di Sua Maestà ad assumere atteggiamenti vigili e a “seguire le istruzioni delle autorità locali”, che hanno già adottato misure “per proteggere i turisti”, anche perché gli attacchi potrebbero essere indiscriminati e colpire in modo improvviso luoghi turistici frequentati anche da cittadini non spagnoli.

E qualcuno afferma ancora che l’allarme del BND (e dell’AISE italiano) era una balla…

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