Beni culturali e turismo nell’era della Information Technology al centro del 56° Convivium

Il tema della coniugazione efficace tra beni culturali, turismo e tecnologie dell’informazione e della comunicazione è stato eviscerato nel corso del 56° incontro dell’Associazione Convivium di Frosinone da Patrizia Rotondi e Tommaso Empler

Frosinone – Sabato 6 maggio, nella consueta cornice dell’Hotel Fiuggi Terme, Patrizia Rotondi e Tommaso Empler hanno intrattenuto gli intervenuti al 56° Convivium, promosso dalla libera associazione guidata da Quirino Zangrilli ed Annarita Alviani, trattando un tema centrale della contemporaneità: la coniugazione tra la ricchezza derivante dai beni culturali, il turismo e l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nel corso della sono stati illustrati alcuni progetti realizzati per la valorizzazione e promozione turistica del territorio, anche attraverso ricostruzioni tridimensionali di siti di interesse storico-culturale, grazie all’uso delle TIC, Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.

Negli ultimi anni il modo di promuovere e comunicare cultura e servizi sono notevolmente cambiati proprio al ruolo fondamentale esercitato dalle TIC, che consentono forme di comunicazione e contenuti digitali interattivi, permettendo un accesso più rapido e privo di confini geografici alle risorse culturali, naturalistiche, enogastronomiche e turistico-ricettive di un territorio.

La digitalizzazione ha rivoluzionato il modo di fruire il patrimonio culturale, facilitando l’accessibilità, l’interazione e la comunicazione, quindi elevando le possibilità di valorizzazione e promozione di un territorio, attraverso le varie modalità consentite dalla Rete, come Social, App in AR (augmented reality, realtà aumentata, ndr), che hanno assunto un ruolo strategico visto che è possibile raggiungere in tempo reale milioni di utenti in tutto il mondo. 

Durante il 56° Convivium sono stati presentati dai relatori anche gli esiti di una ricerca avente come obiettivo la valorizzazione e la divulgazione di un’area archeologica precisa, il Foro di Nerva a Roma, che è stato ricostruito sulla base degli studi condotti da esperti e sui rilievi forniti dalla soprintendenza (nell’immagine a sinistra, come si presentava in età imperiale. Foto da Romaimpero.com).

La prima fase della metodologia ha visto la ricostruzione tridimensionale del Foro, dopo aver individuato la modalità di modellazione più idonea, raggiungendo il giusto compromesso tra le esigenze di modellazione 3D e le modalità di divulgazione consentite dai diversi supporti a disposizione dei visitatori. La seconda parte ha invece individuato alcune forme di visualizzazione/interazione, come la navigazione in “real time” dello spazio ricostruito nel periodo di Roma Imperiale e nel periodo Alto medievale, con la possibilità di passare dall’uno all’altro durante la navigazione; ovvero la visualizzazione attraverso l’uso della realtà aumentata su “portable devices” come smartphone e tablet; o, ancora, l’interazione con alcuni reperti presenti nel Foro, consentendo una personale “interrogazione” degli oggetti da parte del visitatore.

La serata, realizzata con la collaborazione di Luca Zangrilli, Sisto Ceci e Alberto Scerrati, ha consentito ai convivianti di conoscere le diverse possibilità che la moderne tecnologie dell’informazione forniscono a chi ha idee per promuovere questa nostra bella Italia.

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