Lagerfeld attacca Merkel sugli immigrati: “nemici degli ebrei!”

Il direttore artistico di Chanel ha messo nel mirino la scelta della cancelliera tedesca senza giri di parole: “fatti entrare un milione di nemici degli ebrei”. Il coraggio che altri non hanno avuto… Ha bacchettato la suocera perché il genero intendesse? Il parallelismo Germania-Francia. Proteste al CSA, Conseil Supérieur de l’Audiovisuel


Parigi – Karl Lagerfeld, direttore artistico della maison ‘Chanel’, durante la trasmissione ‘Salut les Terriens!‘ sul canale C8 ha attaccato la cancelliera tedesca Angela Merkel e, in un sol colpo, la politica sull’immigrazione (illegale) in Germania e quella riservata alla Grecia.

Non si può fare arrivare in Germania, ha detto, un milione di nemici degli ebrei, dopo i milioni uccisi durante il nazismo“, ha detto espressamente,aggiungendo che “non è possibile, anche se ci sono decenni (tra i due eventi, ndr), uccidere milioni di ebrei per poi dopo portare milioni dei loro peggiori nemici“. Poco prima Lagerfeld aveva preannunciato “sto per dire una cosa terribile“.

Conosco qualcuno in Germania – ha continuato – che ha preso un giovane siriano e dopo quattro giorni ha detto «La cosa più grande che la Germania ha inventato è l’Olocausto»”.

Merkel aveva già milioni e milioni di immigrati ben integrati e che lavorano e tutto va bene“, ha aggiunto, “non aveva bisogno di prenderne un milione di nuovi per migliorare la propria immagine, come la matrigna cattiva dopo la crisi greca“, ha sottolineato, interpretando l’iniziale apertura del governo tedesco verso gli immigrati illegali e i profughi dalla Siria come metodo per migliorare la reputazione del governo tedesco dopo la durezza mostrata verso la Grecia e la crisi finanziaria che attanaglia da anni quello Stato membro dell’Unione Europea.

Dopo le dichiarazioni di Lagerfeld, il CSA –  Conseil Supérieur de l’Audiovisuel – ha ricevuto alcune centinaia di telefonate di spettatori che segnalavano le dichiarazioni del creatore di punta della maison ‘Chanel’. Il CSA è l’organismo statale che sorveglia sull’esercizio della libertà di espressione ed è significativo che sia stato chiamato in causa per segnalare l’esercizio di espressione di una personalità nota in tutto il mondo per il proprio estro e il gusto della provocazione, come Lagerfeld, il quale però ha una qualità ulteriore: è nato in Germania, ha vissuto da bambino gli orrori del nazismo dal punto di vista privilegiato di una famiglia ricca, ma nel 1955 si trasferò in Francia con la madre. E non può che rilevare come il Paese delle libertà (in Europa, ndr) non sia messo meglio della natìa Germania.

Forse parlava a suocera/strega (Angela Merkel, ndr) perché genero (Emmanuel Macron, ndr) intendesse?

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