Vinitaly 2018, vini lombardi pronti a rappresentare il territorio. Parole d’ordine: biodiversità e biologico

Oltre 200 espositori lombardi presenti alla kermesse di Verona, dal 15 al 18 aprile, in rappresentanza di oltre tremila aziende vitivinicole. Per Maroni il padiglione della Lombardia “crediamo sarà il più visitato”. Fava, assessore all’Agricoltura: “Ancora una volta la Lombardia è la prima regione in termini percentuali per indicazioni geografiche, oltre il 90% dei nostri prodotti è soggetto a tutela”

Milano – Il Padiglione della Lombardia a Vinitaly 2018, in programma a Verona dal 15 al 18 Aprile prossimi, è stato presentato alla stampa lunedì mattina, presso il Belvedere ‘Enzo Jannacci’ di Palazzo Pirelli, sede del Consiglio Regionale lombardo.

Un appuntamento che i produttori vitivinicoli lombardi si preparano ad affrontare in grande stile, forti di una produzione al 90% a denominazione di qualità, caratterizzata dalla biodiversità, contando oltre 90 vitigni coltivati, ma anche dall’incedere a grandi passi del biologico.

Questi i pilastri su cui si articolerà la presenza della Lombardia alla Cinquantaduesima edizione di Vinitaly, con un padiglione di 8.500 metri quadrati per quasi 200 espositori, che consentiranno la degustazione delle eccellenze del territorio. “Crediamo che sarà come lo scorso anno il padiglione più visitato“, ha dichiarato Roberto Maroni, presidente della Lombardia, che ha sottolineato come la regione mostri le eccellenze del territorio, ma con lo sforzo di “dare spazio alle piccole produzioni e piccoli produttori che sono piccoli come quantità ma grandi come qualità“. Produttori che “hanno bisogno di aiuto, di un posto dove farsi notare“. Per questo motivo, ha spiegato Maroni, è stato chiesto espressamente “a Vinitaly di dare spazio anche ai piccoli perchè la Lombardia è questo soprattuto produzione di qualità”.

Con oltre tremila aziende vitivinicole attive nel 2017, 300 circa delle quali guidate da giovani, la Lombardia negli ultimi anni ha assistito ad un vero e proprio boom nella produzione biologica, cresciuta del 93% dai 900 ettari del 2010, già coltivati o in conversione, ai 1.700 del 2017. In testa in questo comparto c’è la provincia di Brescia, seguita da Pavia, Mantova e Bergamo.

Ancora una volta la Lombardia è la prima regione in termini percentuali per indicazioni geografiche, oltre il 90% dei nostri prodotti è soggetto a tutela“, ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, rimarcando il fatto che la regione “ha trovato una vocazione nuova sul biologico“, ma ha anche un volto nuovo nella “biodiversità, con 90 vitigni autoctoni un quinto della produzione nazionale, una regione che si colloca ai vertici delle grandi regioni vinicole europee”.  “La Lombardia produce per il 90% vini a denominazione di qualità, 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt, un indice indubbiamente di qualità ma evidentemente non sufficiente, se è vero – ha sottolineato Fava – che il modello della produzione vitivinicola lombarda sta rispondendo alle richieste di un consumatore sempre più attento al biologico e alla sostenibilità

Oltre 200 espositori, per oltre 2.000 etichette: questi in numeri della presenza della Lombardia al Vinitaly 2018, con una settantina provenienti dalla Franciacorta, una cinquantina dall’Oltrepò pavese, una trentina dalla Valtellina, una settantina con Ente Vini Bresciani (compreso Lugana e Valtènesi), una dozzina dal Mantovano, una quindicina dalla Bergamasca (Valcalepio), quattro da San Colombano, altrettanti Moscato di Scanzo e tre da IGT Terre Lariane.

Uno spaccato della varietà di una regione con elevata vocazione agricola, in cui il settore vitivinicolo gioca un ruolo non secondario. “Come quantità di vini – ha infatti ricordao il presidente Maroni – siamo inferiori ad altre regioni, ma non come qualità. Abbiamo tante produzioni di eccellenza che dobbiamo valorizzare”. Quando si pensa alla Lombardia non si “pensa alla prima regione agricola d’Italia dove ci sono tante denominazioni di qualità, ma è così: questa è la Lombardia e il nostro compito è valorizzarla sempre di più e sempre meglio“, ha concluso, ricordando però che “l’appuntamento di Vinitaly testimonia l’importante patrimonio enogastronomico lombardo e italiano“.

Le informazioni e gli aggiornamenti sulla presenza lombarda a Vinitaly 2018 possono essere facilmente trovate sul profilo Twitter @Lombardiavino

(Credit Photo: @Lombardiavino) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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