Lavoro, ai massimi la cassa integrazione. Richieste per circa 520mila lavoratori

Con oltre 100 milioni di ore registrate lo scorso mese, ben oltre le 80 milioni di ore conteggiate da gennaio 2009 ad oggi, la cig aumenta in tutti i suoi segmenti . Maggior uso nelle regioni del nord e nel settore della meccanica. A rilevarlo è la Cgil nel rapporto di marzo, dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps. Cgia: tra under 30 buste paga più pesanti per bancari. Confesercenti al governo: rivedere liberalizzazione orari

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Roma – Esplode la richiesta di ore di cassa integrazione. Con oltre 100 milioni di ore registrate lo scorso mese, ben oltre le 80 milioni di ore mediamente conteggiate a partire da gennaio 2009 ad oggi, la cig aumenta in tutti i suoi segmenti (ordinaria, straordinaria e deroga). Dietro questa mole di ore sono coinvolti da inizio anno circa 520mila lavoratori che hanno subito un taglio del reddito per 1 miliardo di euro, pari a 1.900 euro netti in meno per ogni singolo lavoratore in busta paga. A rilevarlo è cig della Cgil Nazionale nel rapporto di marzo, dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps.

“Lo stato in cui versa il nostro sistema produttivo, insieme alla condizione dei lavoratori, continuano ad essere una seria e drammatica emergenza da affrontare”, sostiene il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada. “Al netto degli interventi fiscali il paese ha bisogno di una prospettiva che non può non prescindere dalla difesa e dalla valorizzazione del lavoro e della produzione” aggiunge.

Per questo, secondo la Cgil “vanno contrastate operazioni di ulteriore frammentazione del mercato del lavoro, così come vanno immediatamente sbloccate le risorse per gli strumenti di sostegno in deroga. Ma deve essere al più presto – sostiene Lattuada – messo in campo un grande piano di investimenti, a partire da quelli pubblici fino a quelli privati, che si occupi di creare lavoro. La sola via, il solo modo per offrire al paese una prospettiva”.

Dall’analisi di corso d’Italia si rileva come il totale di ore di cassa integrazione a marzo sia stato pari a 100.136.978 di ore richieste e autorizzate. Un dato in aumento sul mese precedente del +20,28% mentre è in calo l’insieme del primo trimestre, pari a 264.755.636 di ore, del -1,16% sui primi tre mesi dello scorso anno. Nel dettaglio emerge che la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenta a marzo su febbraio del +16,32%, per un totale pari a 27.379.903 di ore. Da inizio anno la cigo invece ha raggiunto quota 76.696.078 di ore per un -23,43% sul periodo gennaio-marzo del 2013.

La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, è stata di 45.491.245 per un +17,07% su febbraio mentre il primo trimestre dell’anno totalizza 128.212.748 ore autorizzate per un +10,21% sullo stesso periodo dello scorso anno. Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato a marzo un deciso aumento sul mese precedente pari a +30,71% per 27.265.830 ore richieste. Nei primi tre mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso, la crescita della cigd è stata del +14,56% per un totale di 61.846.810.

Cresce il numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Da gennaio sono state 1.901 per un +20,70% sullo stesso periodo del 2013 e riguardano 3.667 unità aziendali (+36,37% sull’anno passato). Nello specifico si registra un aumento dei ricorsi per crisi aziendale (953 decreti per un +3,36%) che rappresentano il 50,13% del totale dei decreti.

Diminuiscono invece le domande di ristrutturazione aziendale (52 in totale da inizio anno per un -5,45% sullo stesso periodo del 2013) mentre aumentano quelle di riorganizzazione aziendale (54 per un +10,20%). Sottolinea lo studio della Cgil che “gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende continuano ad essere irrilevanti, pari al 5,58% del totale dei decreti. Un segnale evidente, eppure sottovalutato, del processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

Nelle regioni del nord e nel settore della meccanica si verifica il maggior ricorso alla cassa integrazione.

Per quanto riguarda il dato regionale al primo posto per ore di cassa integrazione autorizzate nei primi tre mesi dell’anno c’è la Lombardia con 72.565.722 ore che corrispondono a 141.730 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 29.067.253 ore di cig autorizzate per 56.772 lavoratori e l’Emilia Romagna con 23.749.966 ore per 46.387 persone. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 20.663.250 ore che coinvolgono 40.358 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Campania la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 15.044.854 ore per 29.384 lavoratori.

La meccanica è ancora il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-marzo, la meccanica pesa per 92.666.218, coinvolgendo 180.989 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore).

A seguire, dopo la meccanica, è il settore del commercio con 38.135.353 ore di cig autorizzate per 74.483 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 34.821.994 ore e 68.012 persone.

Intanto c’è da registrare la posizione della confesercenti, che ha chiesto – per iniziativa di Mauro Bussoni, segretario generale dell’associazione di categoria – al “presidente del Consiglio Matteo Renzi” e al Governo di intervenire per riportare indietro la normativa sugli orari di apertura dei negozi e delle giornate di attività commerciali. “Migliaia di famiglie aspettano una risposta in questa direzione”, ha affermato Bussoni.

(Adnkronos)