Viaggiare sicuri nel mondo con le notizie dalla Farnesina: avvisi del 18 Settembre 2014

Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana Avvisi diffusi il 18 Settembre 2014:

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L’Europa unita che non c’è e l’egemonia della Germania. Che fare? Federare, sùbito

Nell’escalation ucraina ci sono responsabilità dell’Unione Europea, che ha illuso i manifestanti di Maidan con poteri (e denari) che non ha o non vuole mettere sul tappeto di gioco. Non siamo uno Stato federale, ma ci atteggiamo a grande potenza. Finisca questa pantomima con una stagione costituente federale o con l’affievolimento dei legami intra-europei, a partire dalla politica estera, troppo importante per farla gestire a un “comitato”

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Pakistan, i droni e la pace

Argomento poco trattato dai media italiani, i droni sono uno strumento di morte efficace, spesso infallibile. Tuttavia negli ultimi tempi gli interrogativi sulla liceità del loro uso, nel panorama giuridico internazionale di guerra, si sono moltiplicati: sono da bandire come mezzi illeciti di contrasto delle minacce, perché non hanno persone a bordo? Sono da accettare nell’ottica di una guerra tecnologica? Costituiscono un problema da affrontare nell’ottica dei diritti umani? È difficile dare una risposta, né abbiamo la pretesa di farlo, il dibattito è aperto: qui si vuole solo affrontare il tema

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La provocazione. Lo Stato federale europeo è un ideale possibile? – Parte Prima

Alla vigilia del Consiglio Europeo Difesa del 19 e 20 dicembre, un grande studioso della realtà “contemporanea” e della storia del pensiero politico europeo compie un’analisi sull’attuale situazione istituzionale continentale e la raffronta ad altre esperienze storiche. Ne assumiamo il contenuto, chiedendovi: possiamo ambire agli Stati Uniti d’Europa?

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Israele e Palestina, un iftar per rompere digiuno e silenzio. Riprende il percorso iniziato nel 1993 da Yitzhak Rabin e Yasser Arafat

Benjamin Netanyahu e Abu Mazen tornano al dialogo dopo tre anni con una cena “islamica”. La liberazione di 100 ostaggi palestinesi riapre le trattative tra i due governi, un grande sacrificio del governo israeliano: “le decisioni difficili si devono prendere nei momenti difficili” ha detto il Primo Ministro di Israele. A Washington i due leader discuteranno una bozza di dialogo per i mesi a venire. Nodi da sciogliere: Gerusalemme, profughi palestinesi e territori occupati

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