Webber il più veloce nella prima sessione, di un soffio su Räikkönen, che domina la seconda e si candida a fare la parte della…Tigre della Malesia

Le Ferrari hanno un passo gara migliore del giro secco e non sono lontanissime dalla vetta. Continua la crisi McLaren

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Questa notte e questa mattina (in Italia) sono andate in scena la prima e la seconda sessione di prove libere sul ‘Malesian International Circuit’ di Kuala Lumpur, che hanno visto la Red Bull di Mark Webber davanti a tutti nel primo turno, seguita dalla Lotus E21 di Kimi Raikkonen, l’altra RB9 di Sebastian Vettel e la Ferrari F138 di Fernando Alonso. Nella seconda sessione invece è stato Raikkonen a staccare il miglior tempo, davanti a Vettel, Massa e Alonso. La prima vera protagonista mancata è stata la pioggia, caduta solo nella seconda parte della sessione pomeridiana. Spazio dunque a temperature molto alte sin dal primo mattino, come hanno testimoniato i freni di Vettel, giunti fumanti in pit lane dopo aver effettuato solo il giro di installazione ed il degrado elevato degli pneumatici Pirelli, nonostante la Casa milanese abbia portato le specifiche più dure e resistenti.

Proprio le due RB9 del Campione del Mondo in carica e Mark Webber hanno maggiormente impressionato su di una pista ancora molto sporca e poco gommata. Le creature di Adrian Newey sono state le uniche a poter sfruttare sin dal primo giro lanciato gli pneumatici dalla mescola più dura, denotando così un grande vantaggio per le qualifiche di domani. Ormai non fa più notizia la stabilità della vettura austro-inglese in percorrenza di curva, anche se nel secondo settore del tracciato – quello più guidato – le RB9 sfoggiano tutta la loro superiorità per ciò chhe riguarda aderenza, ingresso, percorrenza ed uscita da qualunque tipo di curva che affrontano. La pole sembrerebbe, ancora una volta, affare di famiglia dei “bibitari”, ma il passo gara sembra tutt’altro che irresistibile.

Ferrari, nella prima sessione di libere, si è concentrata su assetto e verifica di flussi aerodinamici anteriori della F138 condotta da Fernando Alonso, a partire dall’ala anteriore cosparsa dalla classica vernice fluorescente, così come le prese d’aria dei freni. Differente il lavoro di Massa, probabilmente volto alla comprensione degli pneumatici Pirelli PZero Orange Hard, che necessitano di qualche giro prima di offrire al pilota buone performance e giri competitivi. Il gap dai primi sembra essere maggiormente ridotto rispetto alle prove australiane, con l’asturiano staccato di tre decimi abbondanti da Mark Webber e uno da Vettel. Nella seconda sessione sono state effettuate prove di long run da entrambi i piloti, con entrambe le mescole disponibili. Buon feeling di Massa con le Medium e di Alonso con le Hard, anche se l’asturiano sembra patire troppo sottosterzo nell’ultimo settore.

Lavoro frenetico sin dalle prime battute nel box Lotus, a causa di un problema al KERS riscontrato dopo l’installation lap sulla vettura di Kimi Raikkonen, che ha relegato il finnico ai box per lungo tempo. Sistemato il guasto all’impianto di recupero d’energia, il vincitore del primo GP della stagione ha subito segnato tempi interessantissimi, in linea con quelli fatti segnare dalle due Red Bull. Verso la fine del primo turno si è verificato un altro piccolo inconveniente elettrico sulla monoposto numero sette, immediatamente risolto. Distante dal compagno di squadra Romain Grosjean (10°), che sembra in difficoltà con l’assetto della vettura, non ricevendo un buone sensazioni dalla E21, contrariamente a quanto dichiarato da Raikkonen. Stessa situazione anche nella Free Practice 2, con Raikkonen in testa, veloce su asciutto, umido, bagnato e Grosjean relegato al sesto posto, ma staccato di mezzo secondo netto.

In queste libere sono apparse in difficoltà McLaren e AMG Mercedes, ma per motivi differenti. Il team di Woking paga l’ormai acclarato problema di difficoltà di settaggio della vettura, condizionata dalla nuova sospensione anteriore Pull-Rod, che relega i piloti di Whitmarsh a centro gruppo. Differente il comportamento della Mp4-28 in condizioni di bagnato, che risulta una delle monoposto più performanti, assieme a Lotus, Ferrari e Sauber (con Gutierrez sugli scudi). In McLaren si sta riproponendo la medesima situazione che visse la Ferrari lo scorso anno: poco competitiva e nervosa sull’asciutto ma una macchina da guerra sul bagnato, dove evidentemente il Pull-Rod permette di avere maggiore sensibilità in condizioni estreme e riduce il gap con i primi.

In Mercedes invece sembra stiano lavorando sul passo gara, ma l’eccessivo consumo degli pneumatici – tallone d’Achille dello scorso anno – sembra non risolto del tutto. Dalle prime simulazioni con serbatoio pieno, effettuate nella prima frazione di prove, Rosberg (5°) è risultato più parco nella gestione degli pneumatici rispetto a Hamilton (9°), notoriamente in possesso di uno stile più aggressivo. La prestazione sul giro singolo risulta invece già a livello dei top team, con i due alfieri Mercedes in grado di sfruttare al massimo le caratteristiche della W04. Nella seconda sessione il team di Brackley ha cercato il settaggio ideale per evitare di bruciare gli pneumatici. Brawn e soci sembra abbiano raggiunto così un buon compromesso, ma probabilmente non basterà per lottare per le posizioni di vertice.

Interessante ciò che abbiamo potuto intravedere dagli stint delle due Force India, affidate a Paul Di Resta e Adrian Sutil , che sembrano trovarsi a meraviglia sulle coperture più dure, così come mostrato già nel primo GP della stagione, la settimana scorsa in Australia. Questa competitività mostra come il team che ha sede a pochi metri dal circuito di Silverstone abbia lavorato al massimo sullo sviluppo della già ottima vettura dello scorso anno, lasciando da parte i problemi finanziari del patron Mallya e dello sponsor principale Kingfisher. In entrambe le sessioni, i piloti Force India hanno terminato nella Top Ten, senza alcuna difficoltà. Chissà cosa penserà Nico Hulkenberg, che ha lasciato il team indiano per approdare alla Sauber. A Hinwil non hanno, al momento, una vettura all’altezza della VJM06, nonostante la monoposto 2012 sfiorò la vittoria in più occasioni e mostrò grande potenziale, probabilente mal sviluppato dopo la partenza del progettista James Key.

Merita una citazione anche Jules Bianchi, neo pilota del team Marussia, che si sta dimostrando di un’altra categoria rispetto alla vettura che guida. Nella seconda sessione di libere, il ventitreenne francese è riuscito a mettersi alle spalle il compagno di team, le due Caterham e la Williams di Valtteri Bottas. Senza dubbio un’ottima prestazione dopo il buon 15° posto in gara colto all’Albert Park.

L’appuntamento con le qualifiche è per le ore 9 di domani mattina (in Italia), quando potremo valutare ancora meglio i reali rapporti di forza. Queste sessioni hanno ribadito la competitività di Red Bull, Lotus e Ferrari, che se le incognite pneumatici e meteo sono sempre variabili impazzite che potrebbero riservare sorprese già dalle prove che determineranno la griglia di partenza.

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@GiacomoRauli

Giacomo Rauli

Studio comunicazione, ho la passione delle auto in ogni forma e maniera. Il mio interesse per il giornalismo mi dà la possibilità di occuparmene. Su THE HORSEMOON POST scrivo di F1, Mondiale Rally e automobili, in fondo è un modo diverso per continuare a giocare con le macchinine...