Montecarlo incorona Novak Djokovic. Battuto 6-2, 7-6 Rafael Nadal
Il dominio incontrastato dello spagnolo sul rosso del Principato si interrompe dopo otto anni. Per Nole è il 14° titolo Masters 1000, l’ottava finale vinta contro Nadal, la terza sulla terra
Ci è voluta tutta la classe di Novak Djokovic per spezzare una “tradizione” che perdurava dal lontano 2005, da quando Rafael Nadal cominciò a collezionare titoli in quel di Montecarlo. Nole si è reso protagonista di una prestazione a dir poco magistrale, dominando il primo set con un livello di gioco pazzesco. Il serbo ha messo in mostra il suo diritto esplosivo, oscurando tutte le armi migliori del maiorchino, predominando la diagonale sinistra, alternando sapientemente e con la stessa efficacia rovesci incrociati e lungolinea.
Nadal, forse sorpreso dai grandi colpi anche difensivi del suo avversario, si è visto costretto a subire e aspettare. Quasi obbligato, peraltro, a snaturare il proprio tennis per cercare di rimanere ancorato al match. Dopo un primo set scivolato via velocemente (6-2), Nadal è rientrato in campo con lo spirito del lottatore che lo ha sempre contraddistinto e ha cercato in tutti i modi di riaprire l’incontro. Lo spagnolo, partito decisamente meglio, procedeva avanti di un break (3-2). Nell’ottavo game però inaspettatamente cedeva il servizio a zero e nel tie break finale era travolto dai colpi di Nole, che gli imponeva un secco 7-1.
“Grazie di avermi fatto vincere questo torneo almeno una volta” ha detto Djokovic durante la premiazione, “E’ un gran piacere essere qui” – ha proseguito – “Per me che ci abito è un torneo speciale. E’ il più bel club del mondo, spesso sono venuto ad allenarmi qui. Ho deciso solo all’ultimo di giocare qui – conclude – “ma visto come è andata credo sia stata la migliore scelta possibile”.
Il grande sconfitto, Rafael Nadal, con il suo proverbiale fair play ha riconosciuto i meriti di Djokovic e si è limitato a ringraziare tutti coloro che rendono possibile la realizzazione di un torneo così bello e prestigioso. La scena poi, giustamente, è tutta per Nole.
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