NewsVaticano

Papa Francesco saluta il Brasile: sento già la “saudades”. Appuntamento al 2017

Il Pontefice saluta e ringrazia tutti, affidando il Brasile e il mondo alla Madonna. Un “arrivederci” al 2017, per il 300° anniversario del ritrovamento della statuina di Nostra Signora di Aparecida

20130728-papa-francesco-partito-per-roma_780x560 

Papa Francesco ha concluso il suo primo viaggio apostolico internazionale in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro. La cerimonia di congedo si è svolta all’aeroporto “do Galeao” di Rio de Janeiro, alla presenza del vicepresidente brasiliano Michel Temer.

Parto con l’animo pieno di ricordi felici – ha esordito il Papa nel suo saluto di commiato – e questi, sono certo, diventeranno preghiera. In questo momento comincio a sentire un inizio di nostalgia (saudades, ndr). Nostalgia del Brasile, questo popolo così grande e dal cuore grande; questo popolo così amichevole. Nostalgia del sorriso aperto e sincero che ho visto in tante persone, dell’entusiasmo dei volontari. Nostalgia della speranza negli occhi dei giovani dell’Ospedale San Francesco. Nostalgia della fede e la gioia in mezzo alle avversità dei residenti di Varginha Ho la certezza che Cristo vive ed è effettivamente presente nell’agire di innumerevoli giovani e di tante persone che ho incontrato in questa settimana indimenticabile. Grazie per l’accoglienza e il calore dell’amicizia che mi sono stati dimostrati! Anche di questo comincio a sentire nostalgia”.

Il Papa ha ringraziato in particolare la presidente Rousseff, assente in aeroporto e rappresentata nella cerimonia dal suo vicepresidente, “per essersi fatta interprete dei sentimenti dell’intero popolo del Brasile verso il Successore di Pietro”. Bergoglio ha ringraziato anche i vescovi e i loro numerosi collaboratori “per aver reso questi giorni una stupenda celebrazione della nostra feconda e gioiosa fede in Gesù Cristo”.

Poi Papa Francesco ha voluto esprimere gratitudine a tutti coloro che hanno preso parte alle celebrazioni dell’Eucaristia e agli altri eventi, agli organizzatori, a chi ha lavorato per diffonderli attraverso i media e, infine, anche a tutte le persone che in un modo o nell’altro “hanno saputo rispondere alle esigenze di accoglienza e di gestione di un’immensa moltitudine di giovani, e non ultimi i tanti che spesso nel silenzio e nella semplicità hanno pregato perché questa Giornata Mondiale della Gioventù fosse una vera esperienza di crescita nella fede. Che Dio ricompensi tutti – ha detto il Pontefice – come solo Lui sa fare!”.

In questo clima di gratitudine e di nostalgia, penso ai giovani protagonisti di questo grande incontro: Dio vi benedica per una così bella testimonianza di viva, profonda e lieta partecipazione in questi giorni! Molti di voi sono venuti in questo pellegrinaggio da discepoli; non ho alcun dubbio che tutti ora partono da missionari. Con la vostra testimonianza di gioia e di servizio fate fiorire la civiltà dell’amore. Dimostrate con la vita che vale la pena di spendersi per grandi ideali, di valorizzare la dignità di ogni essere umano, e di scommettere su Cristo e sul suo Vangelo – ha proseguito nel suo discorso di saluto, una sorta di riassunto della prima missione internazionale Oltre Tevere – È stato Lui (Cristo, ndr) che siamo venuti a cercare in questi giorni, perché è Lui che ci ha cercati per primo, è Lui che ci fa infiammare il cuore per proclamare la Buona Novella, nelle grandi città e nei piccoli centri, nelle campagne e in tutti i luoghi di questo nostro vasto mondo. Io continuerò a nutrire una speranza immensa nei giovani del Brasile e del mondo intero: per mezzo loro, Cristo sta preparando una nuova primavera in tutto il mondo. Io ho visto i primi risultati di questa semina, altri gioiranno con il ricco raccolto!”.

Il pensiero finale, l’ultima espressione di nostalgia, Papa Francesco ha voluto rivolgerla a Nostra Signora di Aparecida. “In quell’amato Santuario mi sono inginocchiato in preghiera per l’umanità intera e in particolare per tutti i brasiliani. Ho chiesto a Maria – ha detto il Papa – che rafforzi in voi la fede cristiana, che fa parte della nobile anima del Brasile, come pure di tanti altri Paesi, tesoro della vostra cultura, incoraggiamento e forza per costruire una umanità nuova nella concordia e nella solidarietà”.

Infine il Papa ha concluso con un “arrivederci”. “Questo Papa se ne va e vi dicea presto’, unprestopieno di nostalgia, e vi chiede, per favore, di non dimenticavi di pregare per Lui. Questo Papa ha bisogno della preghiera di tutti voi. Un abbraccio a tutti. Che Dio vi benedica!”. Papa Francesco ha promesso che tornerà in Brasile nel 2017, in occasione del 300° anniversario del ritrovamento della statuina di Maria Vergine.

L’aereo papale dell’Alitalia, un Airbus A330 segnato con la sigla AZA 4001, è partito dall’aeroporto di Rio de Janeiro alle 00.35 e arriverà all’aeroporto di Roma-Ciampino intorno alle 11.30 di lunedì 29 luglio, ora di Roma. Da Ciampino il Papa tornerà in Vaticano in elicottero.