Sebastian Vettel a Monza è …Re d’Italia!
Terzo successo in carriera per il tricampione del mondo della Red Bull, che mette in carniere punti importanti per il Poker Iridato. Alonso secondo in mezzo al sandwich di …lattine. Massa quarto, bella partenza. Hülkemberg 5°
Sebastian Vettel ha dominato il Gran Premio d’Italia di Formula 1 sul circuito di Monza, una pista che in teoria non era favorevole alla monoposto progettata da Adrian Newey. Invece, il dominio è stato incontrastato e completato dal terzo posto di Mark Webber, all’ultima gare in Europa in F1. Il tricampione del mondo ha eguagliato le vittorie di Alonso a quota 32, con 40 pole all’attivo. Non male per un ragazzino che cinque anni fa iniziò la sua cavalcata in F1 con quella straordinaria vittoria sotto il diluvio proprio a Monza. Un risultato complessivo per il team dei bibitari che porta a 53 i punti di vantaggio di Vettel su Alonso e a 119 quelli della Red Bull sulla Ferrari in classifica costruttori.
Il secondo posto di Fernando Alonso è il massimo ottenibile in questo momento per la Ferrari. Inutile discutere sulla ipotesi di una migliore posizione in qualifica: la Red Bull di Vettel è superiore, non c’è niente da fare. Il pilota spagnolo in gara ha fatto tutto quel che poteva, tanto da meritare a fine gara un commento del proprio ingegnere di pista, Andrea Stella: «più che lottare come leoni non si può e in questo week-end lo abbiamo fatto». Un messaggio chiaro e condivisibile, così come è lucida la visione di Alonso nel dopogara: «in questa Formula 1 può succedere di tutto, dobbiamo essere realisti visto il distacco che abbiamo, più di 50 punti. Però adesso questo mondiale possono perderlo loro, ma fino al traguardo del Brasile daremo il 100 per cento, perché a noi è capitato il contrario» ha detto il pilota spagnolo «alla fine faremo il conto. Se vinceranno loro, gli faremo i complimenti».
Se solo il pilota di Oviedo si concentrasse sulle sue qualità di guida – indiscutibili – e sulla sua lucidità di visione – altrettanto – ed evitasse di sproloquiare e di farsi assalire dalla rabbia… Ma la Ferrari a Monza ha conquistato anche il quarto posto con Felipe Massa, autore di una partenza straordinaria, che forse con un po’ più di ardore avrebbe potuto mettere in difficoltà Vettel. Massa ha girato sul passo di Alonso e Vettel, ma ha perso la terza posizione ai box. Ma il mordente del pilota brasiliano si è esaurito in partenza.
La Ferrari aveva impostato la gara sperando nella crisi di gomme della Red Bull nel finale di gara. Da Maranello continuano a dire che i problemi possono accadere anche al team austriaco, ma questo non serve. Serve concentrarsi per trovare novità che funzionino, per non allentare la pressione su Vettel (il mondiale costruttori è quasi già assegnato).
L’eroe del giorno però è Nico Hülkemberg, che partendo dal terzo posto ha conquistato una quinta posizione finale di grande pregio. Una straordinaria performance che però ci consente una riflessione: una monoposto che parta avanti in griglia poi è difficile da superare, per effetto della performance delle gomme e il gioco dei pit stop. Alla Sauber nessuno avrebbe scommesso un Franco sul risultato di Monza e il pilota tedesco ha posto con forza la propria candidatura per una monoposto più competitiva.
Rosberg, sesto, ha chiuso un fine settimana difficile con un risultato discreto, di cui però Nico non è contento, perché i problemi idraulici sulla sua monoposto in qualifica hanno impedito una posizione migliore sulla griglia di partenza. Ricciardo, sull’unica Toro Rosso arrivata a fine gara, ha portato a casa punti importanti che rafforzano la settima posizione nel mondiale costruttori, mentre Grosjean ha salvato un briciolo d’onore della Lotus. Nel team di Enstone si fa sentire l’allentamento della tensione, che alcuni attribuiscono a una certa debolezza finanziaria, smentita però da Eric Boullier. L’errore di Räikkönen in partenza, che ha tamponato Perez, ha probabilmente privato il team di un risultato migliore e il pilota finlandese è ormai a 88 punti dal capoclassifica, una distanza quasi incolmabile (a meno che non accadano stravolgimenti difficili da prevedere). La prospettiva di tornare alla Ferrari potrebbe avere effetto sulle prossime gare, in termini di mordente.
Infine, Hamilton nono e Button decimo ci intristiscono. Il pilota della Mercedes ha vanificato la gara con l’errore in qualifica, che lo ha relegato in sesta fila, nella bolgia dei leoni. In gara, Luigino ha patito il guasto della radio e una foratura, che avrebbe potuto causare una situazione di pericolo, perché Hamilton non si era accorto del problema. Button invece ha perso due posizioni al via, poi ha veleggiato. Button invece ha perso due posizioni al via, poi ha veleggiato. Unica nota di merito, lo spettacolo dei sorpassi tra Hamilton, Räikkönen e Button, per le posizioni di coda in zona punti. Meritano tutti di più.
La gara degli altri è stata da comparse. Paul di Resta autoeliminatosi alla Roggia al primo giro. Vergne con il motore in fumo, sempre alla Roggia, al 15°. I due messicani, Perez e Gutierrez (13° e 14°), con qualche sprazzo di spettacolo, Maldonado e Bottas (15° e 16°) inesistenti. Sutil è partito con tre posizioni di penalità in griglia, per aver ostacolato Hamilton in qualifica: circostanza negata dal pilota della Mercedes, senza che i commissari sportivi ne abbiano tenuto conto. Il ritiro all’ultimo giro è una scelta strategica per la prossima gara, onde evitare sanzioni per la sostituzione del cambio. La Marussia ha vinto la gara della Serie C, battendo con Pic la Caterham di van der Garde. Chiudono Bianchi e Chilton, ma è poca roba.
Il quarto titolo iridato piloti e costruttori sembra avvicinarsi a Vettel e alla Red Bull. La Ferrari annuncerà in settimana i piloti per il 2014, alcuni danno per certa la sostituzione di Felipe Massa con Kimi Räikkönen. «La Ferrari conosce il mio talento e sa cosa so fare, quindi non mi sento di dire di più» ha risposto il pilota brasiliano a Stella Bruno della Rai nel dopogara. E in effetti, a parte l’attaccamento al team, Massa ha una qualità importante per il gruppo Fiat: è brasiliano, come l’unico mercato in cui la Fiat ha attivi di vendita. Un dato non secondario in questi tempi di vacche magre europee per il mercato dell’auto.
Alonso va oltre le righe e domani non sarà una giornata serena a Maranello. Probabilmente non trapelerà nulla all’esterno, ma non è difficile pensare che Luca di Montezemolo alzerà il tono della voce con il pilota spagnolo e con i suoi consiglieri (in primis Flavio Briatore), perché non si può offendere la Ferrari e passarla liscia senza pagare dazio. Le possibilità di vincere il mondiale piloti sono decisamente poche, perché la Red Bull sembra imbattibile e Vettel inossidabile. Anche quando la monoposto mostra delle criticità, riesce a finire le gare con un risultato positivo in termini di classifica. Bravura e fortuna, niente altro.
Anche questa valutazione è probabile conti sugli sviluppi futuri a Maranello. Fossimo al posto del presidente Montezemolo faremmo un salutare tabula rasa, per ripartire su altre basi. Ma per fortuna non abbiamo una responsabilità così delicata, perché sia chiaro: al momento non invidiamo Montezemolo e il suo nervosismo.
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F1, Gran Premio d’Italia – Classifica finale
L’analisi di Mario Isola per la Pirelli