A Suzuka la ruota gira per Mark Webber: è pole position dopo un anno!

Vettel Dopo un anno dall’ultima pole (GP Corea del Sud), l’australiano stacca la prima posizione in griglia di partenza. Seconda fila per Hamilton e Grosjean, Massa quinto, Alonso ottavo. Button tenta una strategia diversa partendo con gomme dure

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Gira la ruota della vita e Mark Webber, sotto la ruota panoramica di Suzuka ha preso in parola il detto e ha conquistato in modo robusto la pole position del Gran Premio del Giappone, interrompendo un digiuno che durava dallo scorso anno, proprio dal GP di Corea del Sud. Alle spalle dell’australiano il compagno di squadra Sebastian Vettel, che ha lamentato anche nelle qualifiche problemi al Kers, una mancanza di affidabilità che costituisce un campanello di allarme per la squadra dei bibitari.

Al terzo posto Lewis Hamilton, riuscito a scalzare Felipe Massa, poi superato per 13 millesimi anche da Romain Grosjean. Ma la novità è che la Ferrari non è così lontana dalle prime file. La reattività nel modificare le incidenze delle ali sono state la chiave di volta dell’ultima manche, con un vento cambiato che ha influenzato molto la performance. Nico Rosberg, sesto, ha preceduto Nico Hülkemberg, che ha beneficiato proprio di una modifica di set-up aerodinamico sull’ala anteriore. Alonso, ottavo posto, precede Räikkönen – appannato, ma con una prospettiva diversa per la gara – e Button, che però potrebbe puntare su una strategia a due sole soste.

La pioggia, attesa, non c’è stata. Il meteo su Suzuka è mutevole, le sorprese sempre possibili, ma per domani la gara dovrebbe svolgersi con il bel tempo.

L’anno scorso Alonso, con un incidente in partenza, gettò alle ortiche il vantaggio fino ad allora maturato e si avviò alla sconfitta finale. Le tribù degli Indiani di Maranello sono già all’opera con le danze propiziatorie, ma la realtà è che in F1, come nella vita, tutto è sempre possibile.

Q3

Tutti subito in pista nell’ultima manche, anche per l’aumento del vento, che può influire sulla performance. Alonso con gomme medie usate, mentre Button faceva il primo run con la gomma dura, probabile preludio per una strategia a sorpresa della McLaren. Vettel però andava in testa subito, ma era altrettanto celermente scalzato dalla prima posizione dal compagno di squadra Mark Webber. Sembra alcuni problemi di Kers sulla monoposto di Vettel confermati da Chris Horner alla fine delle qualifiche. Hamilton con un colpo di reni conquistava il terzo posto, togliendolo a Massa, poi scalzato anche da Grosjean. Rosberg chiudeva il sandwich Mercedes-Ferrari-Mercedes, con Hülkemberg davanti Alonso, Räikkönen e Button.

Q2

Paul di Resta entrava per primo in pista per la seconda manche, seguito da Gutierrez, Hülkemberg, Räikkönen, Grosjean. Räikkönen con gomme dure nuove, mentre Grosjean con gomme usate sempre dure. Gomme medie per Di Resta, Gutierrez e Hülkemberg. Dopo cinque minuti, usciti Alonso, Massa, Rosberg, Hamilton e Maldonado, tutti con le medie. Poi Bottas, sempre con le medie, mentre a 9 minuti dalla bandiera a scacchi di manche Vettel, Webber e Ricciardo se ne restavano ai box. Vettel e Webber scendevano in pista a 6 minuti dal termine della Q2, mentre alla Toro Rosso, continuavano i controlli sulla monoposto di Ricciardo. Grosjean usciva per il secondo run con gomme medie nuove, mentre Vettel si installava in testa con un tempo monstre: 1’31’’290. Webber non faceva meglio, chiudendo a poco più di due decimi dal compagno di squadra. Alla fine, Vettel si metteva dietro Webber, Grosjean, Hamilton, Räikkönen, Massa, Rosberg, Alonso, Button e Hülkemberg, che passavano alla lotta per la Pole. Eliminati Perez, di Resta, Bottasi, Gutierrez, Maldonado e Ricciardo.

Q1

Gutierrez il primo a scendere in pista, ma sessione movimentata per il giovane pilota messicano. A metà della manche, un principio di incendio nella sua Sauber provoca un po’ di panico ai box, ma le fiamme sono subito estinte. A 2 minuti e 55 secondi dalla fine della Q1, bandiera rossa per le fiamme sprigionatesi in pista dalla parte posteriore della Toro Rosso di Jean-Eric Vergne. Il team di Faenza confermava un problema ai freni posteriori, ma l’impressione che l’incendio sia stato generato da un guasto all’apparato del Kers è forte.  Al rientro in pista, Grosjean era il più veloce, seguito da Massa, Rosberg, Webber, di Resta, Hamilton, Alonso, Räikkönen, Vettel e Hülkemberg, che chiudeva la momentanea Top Ten. Button, undicesimo, precedeva Bottas, Gutierrez, Perez, Ricciardo e Maldonado. Eliminati Sutil, Vergne, Chilton, Pic, van der Garde e Bianchi. Bianchi e Chilton sconteranno comunque la penalità di dieci posizioni in griglia, per effetto del cumulo di tre ammonizioni da parte dei commissari sportivi, raggiunta allo scorso GP di Corea del Sud. Sutil, invece, sarà arretrato di cinque posizioni per la sostituzione anticipata del cambio, probabile causa dell’incidente occorsogli nelle libere 3.

Post Scriptum

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