Terremoto di 7,1 Richter nelle Filippine: 20 morti, case e chiese distrutte

L’epicentro a oltre 600 chilometri a sud-est della capitale, nei pressi di Catigbian. Vittime e danni. Il sisma – di magnitudo 7,2 – ha interessato la città di Cebu, la seconda più importante del Paese, e l’isola di Bohol, nelle Central Visayas. Le vittime sono rimaste intrappolate nel crollo degli edifici. Due persone decedute nel cedimento di una chiesa a Loon. Vescovo di Tagbilaran: gravi danni a molti luoghi di culto

Rescue members recover the body of a vendor killed after an earthquake hit Pasil market in Cebu CityManila – Un sisma di magnitudo 7,1 della scala Richter ha scosso la parte centrale delle Filippine intorno alle 8 locali. Secondo il dipartimento di sismologia degli Stati Uniti (USGS US Geological Survey), il terremoto ha avuto come epicentro una località vicino a Catigbian, a circa 619 chilometri a sud-est di Manila e a una profondità di una ventina di chilometri. Al momento il bilancio è di 20 morti, ma si pensa sia destinato ad aumentare. Molti i feriti. Il sisma si è propagato sotto l’isola di Bohol (Central Visayas), una regione popolosa, fra le mete turistiche più apprezzate del Paese. Danni e vittime si contano anche nelle vicina provincia di Cebu.

Le vittime sono per lo più rimaste intrappolate dal crollo di edifici e centri commerciali, anche diverse chiese hanno riportato gravi danni a causa della potente scossa.

Nella zona colpita dal terremoto le comunicazioni sono difficoltose e anche il centro locale della Protezione civile ha subito pesanti danni e non sembra essere funzionale alle operazioni di coordinamento dei soccorsi. Il sisma ha inoltre causato l’interruzione della fornitura di energia elettrica in diverse aree della provincia.

Secondo una testimone oculare citata dalla CNN, Maryann Zamora, sembrava di sognare, ma poi tutti si sono mossi, nel momenti in cui cominciavano a verificarsi i primi crolli. Zamora, specialista di comunicazioni per l’organizzazione World Vision, ha detto che vi era di vetro e cemento per le strade di Cebu City, a circa 60 chilometri a nord dell’epicentro.

In questo momento siamo in piazza perché non è sicuro stare dentro casa“, ha detto per telefono con voce tremante, durante una delle 10 scosse più forti di assestamento che ha colpito la località. “Dite a tutti di pregare per noi ” ha detto, nel corso della drammatica testimonianza.

La Zamora ha sostenuto che vi fosse in corso una festa nazionale dell’Eid Adha, che segna il periodo di avvio del pellegrinaggio alla Mecca per i musulmani. Molte persone erano in strada per questo, quando il Paese è stato scosso dal terremoto.

Un’altra testimonianza di rilievo viene dal vescovo di Tagbilaran, monsignor Leonardo Medroso, il quale in un’intervista a CBCP ha sottolineato come che il tremore è stato “talmente forte” da causare “gravi danni” a diverse chiese centenarie della diocesi, lascito dell’epoca coloniale spagnola. Ancora è in corso una stima parziale dei luoghi di culto distrutti, fra cui vi sono le chiese di Looc e Carmen. Due persone, aggiunge il prelato, sono rimaste intrappolate mentre stavano pregando nel crollo di una chiesa a Loon e sono decedute.

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Sembra che malgrado la potenza della scossa, non sia scattato l’allarme tsunami, ha confermato il Pacific Tsunami Warning Center, che però ha avvertito dell’eventualità che si scatenino in questi casi maremoti nel raggio di 100 chilometri dall’epicentro, suggerendo così di stare in allerta.

Catigbian una popolazione di 23.000 abitanti ee si trova nella provincia di Bohol.

Le Filippine si trovano lungo il cosiddetto “anello di fuoco” del Pacifico, caratterizzato da un’intensa attività sismica e vulcanica. Nel 1990 un terremoto di magnitudo 7,7 ha ucciso oltre 2mila persone a Luzon. Nel marzo 2010 un sisma di magnitudo 6,2 fu registrato al largo dell’isola di Luband, a Mindanao, ma l’onda fu avvertita sino a Manila, la capitale, distante oltre 130 km dall’epicentro. Infine, nell’agosto 2012 un terremoto di magnitudo 7,6 si è propagato al largo della costa orientale dell’isola di Samar, con relativo allarme tsunami e l’evacuazione generale nella zona. (Agenzie)

Ultimo aggiornamento 15 Ottobre 2013, ore 14.15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA