Crocetta si confessa al ‘Sunday Times’: “Penso ogni giorno di morire”
Il Presidente della Regione Siciliana intervistato dal tabloid inglese, Sunday Times, rivela: “Ho il sospetto che ci sia la mafia dietro l’incidente stradale del 21 settembre”
Domani, 29 ottobre, per il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, non sarà una giornata semplice, perché dovrà fare i conti con la sua prima sfiducia, presentata dal MoVimento Cinque Stelle, a neanche un anno dall’inizio del mandato, avvenuto ufficialmente il 10 novembre 2012.
Nel frattempo, però, sulla stampa internazionale, continua a essere motivo di attrazione. Il tabloid ‘The Sunday Times‘, diffuso nel Regno Unito e in Irlanda, infatti, ha intervistato il politico gelese, descrivendolo come il “governatore gay che giura di voler raddrizzare la Sicilia“.
Al giornale inglese Crocetta piace. Ne è prova l’incipit dell’intervista: “Come gay, ex chierichetto che una volta sognava di diventare un sacerdote, Rosario Crocetta rappresenta una figura insolita nel mondo maschilista della politica siciliana“. Inoltre, “è emerso come un avversario spietato sia della mafia che della corruzione della classe dirigente locale“.
E ancora: “è protetto ogni giorno da sei agenti di polizia armati; passa regolarmente informazioni ai procuratori antimafia come parte della sua crociata contro gli sprechi, l’inefficienza e la criminalità“. Insomma, leggendo le parole del Sunday Times, sembra di essere di fronte all’ennesimo caso del ‘Nemo propheta in patria‘.
E Crocetta, magari spronato da questo interesse estero nei suoi confronti, si è confessato al tabloid, affermando che “è molto più probabile la mia morte che io possa andare in prigione. Penso ogni giorno di morire: continuo a ricevere minacce dalla mafia ma mi sono abituato a non avere paura“.
Ancora, il presidente “legalista” della Sicilia ha affermato di avere sospetti che possa esserci la criminalità organizzata dietro l’incidente avvenuto il 21 settembre scorso sull’autostrada Siracusa-Catania, quando l’auto con a bordo due agenti della scorta e un assistente impattò contro un divisore al casello autostradale di Cassibile (peraltro inattivo e mal segnalato). “Ho dubbi ma non posso provare nulla“, ha affermato Crocetta.
Sulla mafia, infine, il ‘governatore’ siciliano ha sostenuto che sarà sconfitta ma “è come un camaleonte, cambia continuamente” ed è “più attiva in politica e negli affari che ne passato: sta diventando meno visibile e più internazionale“. Ecco perché, “è necessario che tutti i Paesi Europei, Gran Bretagna compresa, considerino l’associazione mafiosa un crimine, come avviene in Italia“.