“Batkid” eroe per un giorno, con sorpresa finale: la malattia arretra e il futuro si può chiamare vita

Un bambino di 5 anni, malato di leucemia, scrive a “Make a Wish Foundation” e chiede di essere supereroe per un giorno. San Francisco si mobilita per esaudire questo desiderio, ma la storia potrebbe avere un finale ancora più lieto…

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San Francisco – Dagli Stati Uniti una storia commovente, quella di un bambino di 5 anni che mette a soqquadro un’intera città. O meglio, di una città che si mobilita per un bambino di 5 anni, per esaudire il desiderio di un piccolino colpito, da quando aveva 18 mesi, dalla leucemia. Con tutto il carico di dolore per i familiari e di calvario di cure.

Miles Scott aveva scritto alla “Make a Wish Foundation”, chiedendo di essere supereroe per un giorno. L’associazione tenta di esaudire i desideri, i sogni di bambini affetti da gravi malattie, mobilitando risorse incredibili grazie al diffuso senso della partecipazione sociale diffuso negli Stati Uniti.

L'edizione del Gotham City Chronicle con Batkid in prima pagina...Così, tutta San Francisco si è mossa, si è stretta attorno a Miles e alla sua passione per Batman. Batkid eroe e terrore dei criminali, assistente speciale di Batman. Un set cinematografico a cielo aperto, in cui tutti erano comparse, solo Miles il protagonista. Da Tulelake, la cittadina al confine con l’Oregon dove gli Scott vivono, il bambino è stato portato nella metropoli californiana con una mezza bugia: “ti regaleranno un costume di Batkid su misura” gli è stato detto. Nell massima segretezza, tutto era già pronto.

San Francisco venerdì è diventata Gotham City, la città ideata da Bob Kane e Bill Finge come scenario delle gesta di Batman. Così, Miles all’uscita dall’albergo dove soggiornava ha trovato la sorpresa: una Lamborghini nera con il pipistrello della DC Comics sul cofano. Ma le emozioni erano solo all’inizio: un warning radio dalla centrale di polizia ha dato l’allarme: «Per favore, giustiziere mascherato, abbiamo bisogno di te». Un messaggio inequivocabile, quello di Greg Suhr, capo della polizia di San Francisco, degno di un rilancio giornalistico: detto e fatto, perché l’ABC 7News, il sito web della rete americana, ha rilanciato subito la notizia.

Da quel momento le imprese epiche del piccolo supereroe si sono susseguite una dopo l’altra, in una San Francisco divertita e commossa. Batkid prima si è precipitato a salvare una donna, legata da criminali ai binari del cable-car, il caratteristico treno-funivia che attraversa la città; poi ha catturato Riddler, l’Enigmista, uno dei principali nemici di Batman, nel caveau di una banca; ancora ha inseguito The Joker, il Pinguino, per salvare la mascotte dei San Francisco Giants, Lou Seal. Infine, Batkid, scortato da Batman in persona, è andato in City Hall, la sede della municipalità di San Francisco, dove il sindaco gli ha consegnato le chiavi della città. «Il 16 novembre del 2013 sarà la giornata di Batkid per sempre» ha detto Ed Lee, sindaco della città, con a fianco il capo della polizia e altre autorità cittadine.

Il San Francisco Chronicle, quotidiano della città, ha titolato in prima pagina: “Batkid combatte il crimine nelle strade di San Francisco”. Più eloquente il “Gotham City Chronicle”: “Batkid salva la città”. I poliziotti del SFPD (San Francisco Police Departement) hanno scortato Batkid nei suoi spostamenti per combattere il crimine, mentre un cellulare trasportava al seguito i criminali via via catturati.

I “San Francisco 49ers”, la squadra di football della città, ha twittato: “Il nostro eroe è arrivato: le strade di San Francisco sono sicure oggi grazie a #SFBatKid

Tanto vasta è stata la partecipazione della città, che molti Batman si sono affiancati idealmente a Miles e a un certo punto a Union Square, il centro della città, c’è stata perfino una riunione estemporanea di piccoli supereroi, visto l’arrivo di due Superman e Spiderman, naturalmente in versione baby.

Ovviamente non poteva mancare il tributo del presidente, Barack Obama, che ha lanciato un video sull’account Twitter della Casa Bianca: “Ben fatto, Miles. Gotham è salva“.

E persino Sora Michelle, la first lady, ha twittato il suo riconoscente plauso: “Grazie per aver catturato tutti questi brutti ceffi, Batkid. Sei una fonte di ispirazione per tutti noi“.

L’atmosfera di generale allegria di tutta una città, strettasi accanto a un bambino malato, ha avuto un ulteriore epilogo gioioso: Natalie, la mamma di Miles, ha scritto sul sito di “Make a Wish Foundation” un messaggio che riempie il cuore: il calvario di cure cui è stato sottoposto il bambino è finito dopo tre anni. La bat-cura per il BatKid ha funzionato, la malattia sta arretrando. E il futuro per Miles Scott non è più un modo verbale, si può chiamare vita.

(Credits: AGI)

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