La crisi economica rialimenta il contrabbando di sigarette: sequestri a Napoli e Torino
Sequestrata oltre una tonnellata di sigarette di contrabbando a Napoli dalla Guardia di Finanza. Il valore della merce è stimato in oltre 250 mila euro e a più di 170 mila euro ammontano i tributi doganali evasi. All’aeroporto di Caselle fermato un ucraino con 22 chilogrammi di sigarette
Oltre una tonnellata di sigarette di contrabbando è stata sequestrata dai militari del comando provinciale della guardia di finanza di Napoli. Parte delle sigarette sequestrate, provenienti dall’Est Europa, è stata trovata a bordo di un furgone, individuato dai finanzieri nel quadro di un più ampio dispositivo anti-contrabbando, nella zona ‘Ponti Rossi’ del capoluogo campano.
I controlli sono proseguiti con la perquisizione del deposito di provenienza del furgone, nella zona industriale di Napoli, dove è stato trovato un altro e più cospicuo quantitativo di sigarette di contrabbando. I proprietari del deposito e del furgone, due sessantenni napoletani, sono stati denunciati.
Il valore del prodotto sequestrato è stato stimato in oltre 250mila euro e a più di 170mila euro ammontano i tributi doganali evasi, tenendo conto che sul mercato illegale al dettaglio un pacchetto di tali sigarette viene generalmente ceduto a un prezzo di circa 3 euro.
Ieri invece, due valigie colme di sigarette di contrabbando, per un totale di 22 chilogrammi di “bionde”, sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza a un cittadino Ucraino, sbarcato all’aeroporto di Caselle Torinese. Il passeggero aveva nascosto 110 stecche di sigarette, avvolte in una pellicola schermante i raggi X del controllo doganale, nel bagaglio imbarcato in stiva. L’uomo proveniva dalla Russia via Istanbul. Le sigarette erano state acquistate a Leopoli (Ucraina). Le Fiamme Gialle lo hanno denunciato a piede libero per il reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Credit: Adnkronos, AGI