Michael Schumacher in fin di vita. Dubbi sull’efficacia dei primi soccorsi. Mario Andretti prega per The King!
Dalla Francia giungono notizie pessime sulle condizioni del sette volte campione del mondo di F1, ma anche dubbi sull’efficacia dei primi soccorsi . L’inchiesta aperta dalla gendarmeria di montagna mirerebbe a capire perché non sia stato portato subito al policlinico universitario di Grenoble
(Anna Re, John Horsemoon) Michael Schumacher, secondo quanto emerge dai media francesi, sarebbe in fin di vita e i medici non nutrirebbero molte speranze. Queste le ultime informazioni pervenute dalla Francia.
Emergerebbero però anche alcuni dubbi sull’efficacia dei soccorsi prestati a Michael Schumacher, nell’immediatezza dell’incidente. Secondo la rete BFMTV, i primi soccorritori non avrebbero compreso del tutto la gravità delle condizioni del pilota tedesco, dopo che aveva battuto la testa in una roccia nel corso di un “fuori pista” sugli sci. In particolare, i soccorritori si sarebbero fatti fuorviare dal fatto che Schumy fosse cosciente e parlasse, nonostante il trauma.
La sottovalutazione del quadro clinico sarebbe dimostrato dal fatto che l’ex pilota di Mercedes, Ferrari, Benetton e Jordan (anche se per una sola gara, al debutto nel 1990 in Belgio, su circuito di Spa) è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Moûtiers alle 11 e 53, circostanza confermata dai gendarmi locali.
L’inchiesta dunque cercherà di capire perché l’ex pilota tedesco è stato portato in un centro inadatto ad affrontare l’emergenza ovvero ad appurare se sono intervenute complicazioni nel corso del primo ricovero.
Solo in un secondo momento Schumacher è stato invece portato nel più attrezzato policlinico universitario di Grenoble, dove è stato operato dall’equipe di cui fanno parte anche il professor Chabardes, neurochirurgo, e il professor Payen, responsabile del reparto di Rianimazione-Anestesia, oltre al professor Saillant.
Jean-Marc Grenier, del policlinico di Grenoble, legge il bollettino medico (da ledauphine.com).
Schumacher au CHU de Grenoble dans un état… di ledauphinelib
L’intervento di neurochirurgia ha avuto l’obiettivo di ridurre l’edema cerebrale, per far abbassare la pressione endocranica e preservare le funzioni cerebrali. Il coma in cui versa Schumacher è indotto per via farmacologica, proprio per favorire il riassorbimento del trauma subìto nella roccia e poi quello dell’emorragia.
Michael Schumacher ha mantenuto una forma invidiabile anche dopo il ritiro dalle competizioni di Formula 1, alla fine del 2012. La sua forte fibra può aiutarlo a superare questo momento critico e noi tutti speriamo che questo episodio gravissimo possa essere superato al più presto.
All’1 e 48 (ora italiana), Mario Andretti ha postato su Facebook un messaggio di vicinanza a Re della Formula 1. “Sarò gratissimo di sentire notizie positive su Michael Schumacher“, ha scritto il campione italo-americano, che aggiunge: “sono ansioso come ognuno. Spero – conclude il campione del mondo di F1 del 1978 – che le mie preghiere saranno ascoltate”, evidentemente dal Più Importante dei Team Principal, di cui pochi giorni fa si è celebrato il genetliaco…
Forza Schumy, non è il momento di mollare!
Ultimo aggiornamento 30 Dicembre 2013, ore 2.33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA