Favola natalizia a Bari. Due profughi si scoprono campioni di atletica grazie alla solidarietà di due poliziotti

Due profughi – un eritreo e un somalo – devono alla passione per lo sport di due agenti della Polizia di Stato se il futuro potrà essere diverso. Un’occasione da prendere …di corsa… (FOTO)

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Bari – L’ultimo giorno delle festività natalizie è emersa una storia da Bari, la città del Santo di Myra, che ha ispirato la figura di Santa Claus, Babbo Natale. Una storia che sembra una favola natalizia, ma invece è una storia di solidarietà tra profughi del Centro di Accoglienza e Richiedenti Asilo di Bari e agenti di polizia addetti alla sicurezza della struttura.

Un anno fa due poliziotti, appassionati di sport, notarono un eritreo correre come se si allenasse e decisero di dargli una mano. Il sovrintendente Francesco Leone e l’assistente capo Francesco Martino, durante il loro servizio di vigilanza, avevano visto questo profugo eritreo fare alcuni giri di corsa lungo il perimetro del centro. Leone così volle testare quanto bravo fosse, forse un po’ per scherzo e un po’ per rendere la giornata meno stressante e più partecipativa: così, stabiliti un punto di partenza e di arrivo, ne cronometrò il tempo e alla fine del giro il risultato fu ottimo, malgrado indossasse scarpe e abbigliamento non adeguati.

Nei giorni successivi con il giovane eritreo cominciò ad allenarsi anche un profugo somalo e anche quest’ultimo fece registrare tempi eccelsi. A questo punto, i due agenti della Polizia di Stato Leone e Martino, insieme con l’assistente capo Donato Venturo – decisero di fornire ai due tutto l’occorrente per allenarsi al meglio: tute, scarpe, cronometri. E anche fuori dal servizio, iniziarono a dedicare il loro tempo ad allenarli, perché partecipassero a gare di atletica, che i due hanno spesso vinto.

Per i due giovani la fortuna è passata sotto forma di una divisa di polizia amica, che ha potuto offrire loro una chance da prendere … di corsa. Letteralmente…

Credit: AGI

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