Sochi 2014: video jihadista minaccia Putin

Accanto alla rivendicazione degli attentati di Volgograd di fine dicembre, promessi attentati che colpiscano i turisti presenti a Sochi per seguire le Olimpiadi invernali. Indiscrezioni di intelligence, rilanciate da Guido Olimpio (Corriere della Sera): ricercate alcune “vedove nere” pronte ad attacchi suicidi. Lo spettro di Monaco 1972

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Mosca – A due settimane dall’inaugurazione delle XXII Olimpiadi invernali di Sochi, è stato pubblicato un video indirizzato a Vladimir Putin in cui alcuni jihadisti del Caucaso del Nord si sono filmati mentre rivendicavano gli attentati di Volgograd che a fine dicembre hanno causato 34 morti.

Nel video due attentatori si rivolgono al presidente russo, minacciandolo di un “regalo per tutti i turisti che verranno alle Olimpiadi, in nome dell’innocente sangue musulmano versato nel mondo

Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione su questa minaccia, che hanno classificato come ”reale”. Micheal McCaul, presidente della Commissione di Sicurezza Usa, ha comunicato che al momento “si stanno intensificando gli sforzi di collaborazione con la Russia, tanto che due dozzine di agenti dell’Fbi sono stati inviati al servizio di sicurezza delle Olimpiadi“.

A fargli eco il presidente della Commissione Intelligence, Mike Rogers: “c’è una certa riluttanza dei russi a condividere informazioni con l’intelligence americana. C’e’ pertanto un gap, che si spera i russi colmino, prima che succeda qualcosa durante un evento cosi’ importante come i giochi olimpici“.

Intanto le autorità russe hanno lanciato sui circuiti internazionali – e probabilmente trasmesso ai colleghi occidentali – le foto di alcune “vedove nere”, pronte a compiere attacchi suicidi per colpire le Olimpiadi a Sochi. Secondo Guido Olimpio, corrispondente dagli Stati Uniti del Corriere della Sera e grande esperto di intelligence e terrorismo, una di queste giovani donne – tra i 20 e i 30 anni – “sarebbe la vedova di un mujahed separatista e potrebbe preparare un’azione suicida“. 

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Sui giochi di Sochi sta scendendo il lugubre spettro di un tragico remake annunciato della strage di Monaco 1972 e l’unico antidoto reale è costituito dalla prevenzione e dalla collaborazione internazionale, soprattutto a livello di Consiglio Nato/Russia, anche se molti effetti potrebbero essere prodotti questa settimana a Ginevra, nei colloqui di pace per risolvere con la diplomazia la guerra civile in Siria.

Gli Stati Uniti e i Paesi del Golfo sostengono i ribelli, mentre la Russia sostiene la Siria e non sarà facile trovare un equilibrio che produca effetti positivi anche per i giochi di Sochi.

Credit: ASCA, Guido Olimpio