Morto Piero D’Inzeo, oggi camera ardente al Coni

Tre mesi dopo la scomparsa del fratello Raimondo, se ne va un’altra leggenda dell’equitazione azzurra. Il cordoglio del mondo militare e dello sport italiano

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Roma – A quasi tre mesi dalla morte del fratello Raimondo, avvenuta lo scorso 15 novembre a 88 anni, è morto ieri a Roma il generale Piero D’Inzeo, altra leggenda dell’equitazione azzurra, che avrebbe dovuto compiere 91 anni il 4 marzo.

In carriera vinse sei medaglie olimpiche, tra cui l’argento ai Giochi Estivi di Roma 1960. Per disposizione del presidente del Coni Giovanni Malagò, oggi è stata allestita la camera ardente al Salone d’Onore del Coni.

Il ministro della Difesa Mario Mauro ha espresso il suo profondo dolore e quello dell’intera famiglia della Difesa nell’apprendere la notizia della scomparsa del generale Piero D’Inzeo, campione olimpico di equitazione nella disciplina del salto ad ostacoli. “Il generale D’Inzeo – ha detto il ministro – lascia in tutti noi il ricordo indelebile di un uomo che ha servito le forze armate ed il Paese con totale dedizione e con le sue imprese sportive ha ispirato generazioni di atleti“.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, ha espresso a nome suo e di tutta la forza armata, profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia D’Inzeo per la morte del colonnello Piero D’Inzeo, “splendida figura di Ufficiale e di cavaliere”. In una breve scheda diffusa dall’Esercito viene ricordato che Piero D’Inzeo nella sua lunga carriera sportiva ha partecipato a ben otto Olimpiadi (dal 1948 al 1976), vincendo due medaglie d’argento (1956 e 1960) e quattro di bronzo (1956, 1960, 1964, 1972). Nei Giochi Olimpici di Roma 1960 arrivo’ secondo, alle spalle del fratello Raimondo, nel Gran Premio di salto ostacoli individuale.

Numerose le partecipazioni a tutte le competizioni internazionali, europee e mondiali con piazzamenti di assoluto prestigio. Il colonnello Piero D’Inzeo è stato inoltre il cavaliere che vantava il maggior numero di successi, sette, al Concorso Ippico Internazionale “Piazza di Siena”. Già comandante della Scuola militare di equitazione, nel 2001 il comune di Montelibretti gli ha concesso la “Cittadinanza Onoraria”. Il 4 marzo del 2013, al compimento del 90/o compleanno, aveva ricevuto dal capo di Stato Maggiore della Difesa la decorazione d’onore interforze.

Credito: AGI