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Renzi: ‘sabato sciolgo riserva, lunedì in Parlamento’. Grillo show, occasione mancata

Il leader M5S in streaming: ti do un minuto. Il premier incaricato: esci dal tuo blog. Grillo incalza nervoso, Renzi sopporta educato, poi tronca: arriverderci! Finite le consultazioni, stasera Renzi da Napolitano. Sabato il Governo, lunedì fiducia, prima al Senato, poi alla Camera

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Roma – Chiuse le consultazioni per la formazione del nuovo governo dopo l’incontro con Silvio Berlusconi, il Pd e Beppe Grillo. Per Matteo Renzi, che stasera sarà al Quirinale, “ci sono le condizioni per fare un ottimo lavoro“. Il premier incaricato pensa di “poter sciogliere la riserva sabato” e presentarsi alle Camere lunedì. Renzi, poi, è tornato brevemente sullo scontro con Grillo: “Capisco la difficoltà della prevendita e di consenso, ma ci sono milioni di italiani che gli hanno chiesto fiducia. Mi dispiace per lui, mi aspettavo di più“.

Stasera mi recherò dal capo dello Stato per riferire sui colloqui, intendo prendere la giornata di domani per la redazione di un documento programmatico il più completo possibile e il più capace di avvicinarci all’appuntamento del semestre europeo con una serie di riforme concrete“. Il premier incaricato ha spiegato che si partirà dai “tagli ai costi politica“, poi si proseguirà “con le riforme costituzionali e istituzionali”, quindi “a partire dal mese di marzo i problemi del mondo del lavoro“. Renzi ha aggiunto: “Tra aprile e maggio fisco e pubblica amministrazione e poi tutti i temi legati all’organizzazione della giustizia in questo paese. Il tutto per arrivare a luglio all’appuntamento del semestre europeo con l’Italia in grado di raccontare cosa chiediamo all’Europa“.

GRILLO

Tra Renzi e Grillo non c’è stato un dialogo, ma quasi un monologo, un duello sul filo delle parole chiusosi in pochi minuti e con un niente di fatto. La trasmissione in streaming non deve aver giovato al risultato, ma più allo show. Il premier incaricato ha provato a esporre il suo programma, ma Grillo ha preso controllo della diretta streaming: “Non ti faccio parlare – ha detto – sono venuto a manifestarti la mia, nostra totale indignazione per il sistema che rappresenti. Ti do un minuto, non ho tempo per te“, ha aggiunto. E Renzi poco dopo ha ribattuto: “Esci dal blog“, dopo aver provato a intavolare una discussione basata su qualche tipo di contenuto.

Questo non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà con la prevendita“, ha detto anche Renzi cercando di ribattere, ma il leader M5S non ha mai avuto intenzione di ascoltare quanto aveva da dire il segretario Pd e lo ha detto esplicitamente: “Non sono venuto qui per ascoltarti“.

Tu rappresenti le banche e i poteri forti, sei giovane ma allo stesso tempo vecchio. Sei una persona buona ma rappresenti un potere marcio. Non sei credibile“, ha detto ancora il leader M5S nel corso del fulmineo incontro sottolineando che “metà del programma (di Renzi, ndr) è copiato e incollato” da quello del Movimento. “Io se era per me non venivo“, ha spiegato Grillo poi nelle sue dichiarazioni in sala stampa. “Ma a me non interessa colloquiare democraticamente con un sistema dei partiti che va eliminato“, ha aggiunto.

Un’occasione mancata da Beppe Grillo, apparso più attento allo show mediatico via streaming che a capire quanto un governo possa fare per avviare il percorso per fare uscire l’Italia dal baratro. Occasione persa ancor più per l’ammissione, di sfuggito, che Renzi si sarebbe ispirato al programma dei “grillini”. Visibilmente imbarazzato Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, nella delegazione del M5S, sia durante i colloqui che durante la continuazione dello show di fronte ai giornalisti.

Un peccato, visto che di argomenti Grillo ne avrebbe anche di molto interessanti. Invece si trincera in battute pericolose e utilizzabili per strumentalizzazioni di parte, come quella sulla “dittatura sobria” che sarebbe tra i suoi desiderata/programmi politici.

BERLUSCONI

Abbiamo dato al presidente incaricato la nostra assoluta disponibilità a lavorare insieme e ad approvare in parlamento le riforme” ma “siamo all’opposizione”, ha detto il cavaliere al termine dell’incontro. “Forza Italia sarà all’opposizione ma – ha aggiunto – deciderà di volta in volta sui contenuti dei singoli provvedimenti: se riterremo che saranno favorevoli a Paese li voteremo, non li voteremo se negativi per gli interessi italiani“.

Siamo d’accordo su un ringiovanimento della squadra di governo, oggi ho avuto il piacere di incontrare un presidente incaricato che ha esattamente la metà dei miei anni“, ha concluso Berlusconi.

PARTITO DEMOCRATICO

È stato un colloquio positivo“, ha osservato il capogruppo del PD alla Camera, Roberto Speranza, terminato l’incontro con la delegazione del partito, composta anche dal senatore Luigi Zanda, capogruppo a Palazzo Madama. Abbiamo trovato Renzi molto impegnato e determinato – ha aggiunto – al lavoro per provare a costruire il governo della svolta che l’Italia si aspetta. Abbiamo voluto esprimere a Renzi la condivisione dei gruppi del Pd per la sfida che si profila di fronte a noi di fare il governo della svolta che in maniera incisiva dia risposte alle grandi questioni: il lavoro, lo sviluppo, la crescita“.

IL QUADRO POLITICO E IL TOTO-MINISTRI

La prima giornata di consultazioni si è chiusa avendo chiarito definitivamente il perimetro della nuova maggioranza: Sel e Lega si sono chiamati fuori, resta la compagine del governo Letta, con qualche possibile aggiunta in Senato dal Gal o da fuoriusciti grillini. Passi avanti sul programma, con Graziano Delrio che a fine giornata ha confermato: “Sarà pronto per il fine settimana”. Ma resta ancora insoluta la grande questione che si trova ad affrontare il presidente incaricato: chi occuperà la casella dell’Economia.

Sempre che resti una sola casella: perché l’ipotesi di ridare vita al ministero delle Finanze è circolata, anche se poi ridimensionata da fonti del Pd. Per arrivare alla composizione della squadra, Renzi avrà ancora a disposizione qualche giorno: sabato è il giorno più accreditato per il giuramento al Quirinale, anche se c’è chi ipotizza un rinvio a lunedì.

Sul fronte totoministri, secondo fonti del Pd, tutto discende dal nodo Economia: se si sceglierà per il tecnico, la scelta pare ancora circoscritta tra Guido Tabellini (gradito a Scelta Civica), Pier Carlo Padoan e Lucrezia Reichlin, con quest’ultima data però in ribasso. Ma l’ipotesi del profilo politico resta in piedi: Graziano Delrio ha smentito, ma per tutto il giorno è circolata con insistenza la voce che possa essere il fedelissimo di Renzi a guidare l’Economia.

Tutte le altre caselle, discendono dal nodo Economia: allo Sviluppo continuano a essere in pole Moretti e Bernabè, mentre Livia Pomodoro è sempre più accreditata alla Giustizia. Ministero per il quale si fa anche il nome di Andrea Orlando, che però sembra sempre più vicino alla riconferma all’Ambiente.

E di riconferma della propria delegazione continua a parlare l’Ncd, A quel punto, con Alfano confermato al Viminale, per Franceschini potrebbero esserci i Beni Culturali. Anche Mauro viene accreditato come possibile confermato: magari non alla Difesa, dove la Pinotti è sempre quotata, ma in un altro ministero. In crescita anche il nome di Linda Lanzillotta, agli Affari regionali.

Credit: TMNews