Libia, i ‘Navy Seals’ della US Navy assaltano la petroliera nordcoreana con il petrolio venduto dai ribelli

Il governo libico presieduto dall’ex ministro della Difesa Abdullah Al Thani ha chiesto l’intervento degli incursori della US Navy per risolvere la questione del petrolio venduto illecitamente dai ribelli alla Nord Corea

Tripoli – I Navy Seals, gli incursori della US Navy, hanno abbordato la nave cisterna nordcoreana Morning Glory, che trasportava greggio acquistato in modo illegale dai ribelli che occupano la centrale afferente al porto di Al-Sidra.

Lo ha reso noto il Pentagono con un comunicato. Dal Dipartimento della Difesa statunitense si precisa che nessuno è rimasto ferito “quando i militari americani, su richiesta di entrambi i governi libico e cipriota, hanno abbordato e preso il controllo della petroliera Morning Glory, una nave illegale che era stata catturata all’inizio del mese da tre gruppi armati libici“, si legge nel comunicato del capo ufficio stampa del Pentagono, ammiraglio Joan Kirby.

La “Morning Glory” è una petroliera battente bandiera nordcoreana ed era stata la prima nave a imbarcare petrolio acquistato dal terminal di cui si sono impossessati i ribelli libici della Cirenaica, nonostante l’opposizione del governo di Tripoli.

La questione è costata il posto di Primo Ministro Ali Zeidani, che l’11 Marzo scorso è stato sfiduciato dal Parlamento di Tripoli e lo ha sostituito con l’ex ministro della difesa Abdullah Al Thani. Ali Zeidani il giorno successivo ha lasciato la Libia, per un imprecisato Paese europeo, circostanza confermata il 12 Marzo dal premier maltese, Joseph Muscat, che riferì di averlo incontrato per pochi minuti, durante il rifornimento dell’aereo che lo trasportava fuori dal Paese nonostante un divieto di espatrio pendente sul suo capo. Sembra che il Paese europeo ospitante l’ex premier libico sia la Germania.

Il 12 Marzo l’aviazione libica aveva bombardato la petroliera, danneggiandola e costringendola a direzionarsi verso il porto di Al Zawiya, circostanza confermata dal portavoce del Parlamento, Omar Hamidan. Alcune indiscrezioni avevano parlato di un coinvolgimento della Marina Militare Italiana nell’operazione, ma da fonti di Piazza della Marina avevano smentito con risolutezza.

(Credit: AGI)