La saga dell’aereo scomparso. Kuala Lumpur: le Maldive smentiscono l’avvistamento, ‘nessuna evidenza sui radar’

Le autorità di Malé sostengono di non avere alcuna prova dell’avvistamento dichiarato dall’intera popolazione dell’isola di Kuda Huvadhoo sentira dal quotidiano locale “Haaveru”.

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Kuala Lumpur, 19 mar. – Le autorità delle Maldive hanno smentito l’avvistamento del Boeing 777, scomparso l’8 marzo, da parte di alcuni testimoni sull’atollo di Kuda Huvadhoo. La notizia, pubblicata dal quotidiano dell’arcipelago ‘Haaveru’, “non è vera“, ha riferito il capo delle Forze Armate delle Maldive, citato dal ministro dei Trasporti di Kuala Lumpur, Hishammuddin Hussein. “Il governo delle Maldive ha comunicato anche che da una prima analisi dei dati dei radar militari e civili “non e’ emersa alcuna traccia del volo MH370“. Il che però non significa che l’aereo non sia passato sull’arcipelago nell’Oceano Indiano.

La polizia delle Maldive e l’Aviazione civile locale hanno comunque assicurato che sono ancora in corso dettagliate indagini sulla scomparsa del Boeing. “Stiamo cercando qualsiasi (traccia) dalle segnalazioni e dalle registrazioni radar del traffico aereo“, ha spiegato il presidente dell’Aviazione Civile. Risolutivo sarebbe, per esempio, se qualcuno avesse registrato il passaggio dell’aereo con un telefonino.

I testimoni hanno riferito al quotidiano di Malè che quel giorno videro un jumbo che volava a bassa quota” e “con un rumore fortissimo“, alle 6,15 del mattino ora locale, sul remoto atollo meridionale di Kuda Huvadhoo. L’aereo sarebbe stato bianco e con una striscia rossa lungo la fusoliera, compatibile quindi con il Boeing. L’arcipelago è molto distante dai due archi geografici in cui si sospetta possa aver volato l’aereo sparito, non rientra fra i 26 Paesi impegnati nelle ricerche, ma rientra perfettamente nel raggio di autonomia dell’aereo, che avrebbe potuto raggiungere perfino la Somalia e il Kenia.

Nel simulatore di volo trovato a casa di Zaharie Ahmad Shah, il comandante cinquantatreenne dell’aereo della Malaysia Airlines scomparso, erano indicate piste di atterraggio nelle Maldive, nell’isola di Diego Garcia, nello Sri Lanka e in India.

Per questo motivo anche lo Sri Lanka ha aperto il proprio spazio aereo alle ricerche del velivolo scomparso. Le autorità indiane hanno invece espresso scetticismo di fronte all’idea che l’aereo possa essere entrato nel loro spazio aereo, definendo improbabile che possa avere usato piste di atterraggio nelle isole Nicobare o Andamane. “Oggi siamo venuti a conoscenza di notizie che nelle isole vi sono delle piste dove un grande Boeing 777 sarebbe potuto atterrare, entrambe le piste sono considerate molto importanti e ben protette“, ha detto un ufficiale indiano.

Ultimo aggiornamento 19 Marzo 2014, ore 17.30 |  (Credit: AGI)