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Divergent, il primo capitolo della saga young adult è una sequela ingiustificata di cliché

Neil Burger porta al cinema il primo libro della serie di Veronica Roth non cercando mai un suo stile ma limitandosi a servire il materiale di partenza

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Con il mondo suddiviso in fazioni, la pace sembra regnare da parecchio tempo sulla Terra e per Beatrice si avvicina il momento della scelta che definirà per sempre la strada da imboccare e di conseguenza il suo ruolo all’interno della società così organizzata; durante il test però qualcosa non funziona: Beatrice è infatti classificata come Divergent, ovvero una persona con più inclinazioni psicologiche e difficilmente controllabile dal sistema. A questo punto dovrà cercare di nascondere la sua vera identità per non rischiare di compromettere la sua vita.

Tratto dal primo romanzo della serie young adult scritta da Veronica Roth (bestseller in America), Divergent è il solito prodotto destinato al popolo degli adolescenti che hanno letto la fonte di partenza, mentre per tutti gli altri questo film apparirà sicuramente come una noiosa sequela di cliché e stereotipi che ormai contraddistingue buona parte del genere. Si vedano le versioni cinematografiche di Twilight o The Hunger Games, ma se in questi ultimi si ricreava almeno una dimensione cinematografica di riferimento che servisse a giustificarne l’esistenza (più marcata nel secondo caso), in questo Neil Burger si limita a narrare attraverso le pagine del libro, senza produrre quell’atmosfera di cui un film ha necessariamente bisogno.

Il risultato è un film che sa di poco o nulla (sicuramente non di fantascienza), tutto è già stato raccontato o mostrato e la regia, così come la scenografia, non offre nulla di innovativo ma si prostra al servizio del materiale narrativo. Finiscono nella rete di mediocrità persino gli interpreti, sui quali si sarebbe dovuto insistere maggiormente vista la confezione: star come Kate Winslet o Ashley Judd rimangono imbrigliate nei loro personaggi senza spessore mentre la protagonista Shailene Woodley dovrebbe invidiare non poco la mono espressività di Kirsten Stewart (protagonista della saga Twilight).

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Il trailer italiano ufficiale: